Enilive, la Bioraffineria di Gela celebra 60 anni e punta sulla transizione energetica
L’impianto di Gela è il primo in Italia e tra i primi in Europa a produrre SAF, con una capacità di 400 mila tonnellate annue
Enilive, Gela protagonista della transizione energetica con la prima produzione di SAF in Italia
La Bioraffineria Enilive di Gela ha celebrato il sessantesimo anniversario dall’inaugurazione del Petrolchimico con l’evento “60 e oltre. Sessant'anni di attività e di trasformazione a Gela. 1965-2025”, alla presenza delle autorità locali, dei vertici della Bioraffineria e di Enilive. Un anniversario che non rappresenta soltanto un traguardo storico, ma anche un punto di svolta: il sito di Gela, nato come uno dei più grandi complessi petrolchimici d’Europa, è oggi un modello della transizione energetica verso la decarbonizzazione.
La raffineria ha infatti compiuto un percorso di radicale trasformazione: dal polo alimentato da materie prime fossili degli anni Sessanta, alla bioraffineria attuale, che utilizza esclusivamente prodotti di origine biogenica e rinnovabile. Dopo l’avvio del piano di riconversione nel 2014 e l’inaugurazione degli impianti di bioraffinazione nel 2019, il sito ha accelerato bonifiche, demolizioni e avviato la produzione di SAF, carburante sostenibile per l’aviazione.
La tecnologia proprietaria Ecofining è oggi il cuore della produzione: un processo che converte biomasse provenienti da scarti, come oli esausti, grassi animali e sottoprodotti agroalimentari, in biocarburanti HVO e SAF, destinati a diversi settori del trasporto. L’impianto di Gela è il primo in Italia e tra i primi in Europa a produrre SAF, con una capacità di 400 mila tonnellate annue.
La produzione di biocarburanti Enilive si articola attualmente tra Gela, Venezia e St. Bernard Renewables (Louisiana, USA), ma presto si estenderà con l’avvio della terza bioraffineria italiana a Livorno nel 2026 e con i nuovi impianti in costruzione in Malesia e Corea del Sud. È inoltre in corso l’iter autorizzativo per la conversione della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) e per la realizzazione di un nuovo sito a Priolo, in Sicilia. Con questo percorso, Eni conferma gli obiettivi strategici di Enilive: portare la capacità di bioraffinazione oltre i 5 milioni di tonnellate l’anno entro il 2030, con oltre 2 milioni di tonnellate dedicate alla produzione di SAF, in base all’evoluzione delle esigenze di mercato.
Sessant’anni dopo la posa della prima pietra da parte di Enrico Mattei e l’inaugurazione alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, il sito industriale di Gela si conferma così un “ponte sull’avvenire”: dalla tradizione petrolchimica alla nuova sfida della transizione energetica e della sostenibilità.