Giarre, Lidl racconta l’avocado dell’Etna: un modello di filiera italiana sostenibile
Tursi (Lidl Italia): “L'avocado siciliano è un esempio concreto del nostro supporto al sistema agroalimentare italiano”
Lidl Italia punta sul territorio: con Filiera Agricola Italiana racconta la crescita dell’avocado siciliano
Nel cuore del territorio etneo, dove il terreno vulcanico incontra un microclima unico in Italia, Lidl Italia ha presentato oggi i risultati del progetto che, insieme a Filiera Agricola Italiana e agli agricoltori di Coldiretti, ha trasformato l’avocado siciliano in un prodotto a filiera corta distribuito in tutto il Paese. Un percorso iniziato come sperimentazione e diventato in pochi anni una filiera strutturata, simbolo di sostenibilità, innovazione agricola e valorizzazione del territorio.
Marcello Candelori, Direttore Acquisti di Lidl Italia ha ripercorso la nascita della collaborazione, ricordando come “Lidl lavori da oltre dieci anni allo sviluppo di un assortimento di prodotti realizzati in Italia. In questo senso nasce la collaborazione con Filiera Agricola Italiana: abbiamo sviluppato una linea di prodotti firmati dagli agricoltori italiani che hanno come valore fondamentale il rispetto della territorialità e di tutti i protagonisti della filiera”.
La zona vocata alle pendici dell’Etna si conferma un habitat ideale per la coltura dell’avocado, grazie a una combinazione di suolo vulcanico, temperatura costante e oltre 2.000 millimetri di precipitazioni l’anno. È un contesto che permette di coltivare un frutto tropicale con un impatto idrico relativamente contenuto e con una produttività elevata, che può raggiungere i 28.000 chili per ettaro. Proprio la coerenza tra coltivazione e territorio è stata sottolineata da Filiera Agricola Italiana, che ha richiamato l’importanza di una sostenibilità intesa non solo come risparmio delle risorse, ma come rispetto della vocazione agronomica dei luoghi. Da qui nasce l’attenzione alla certificazione dei produttori, alle tecniche agricole adottate e al sistema di tracciabilità particolarmente dettagliato che include in etichetta cinque livelli di provenienza: Italia, regione, provincia, comune e zona vocata.
Il progetto, sviluppato insieme a Sicilia Avocado, ha anche un valore sociale rilevante: negli ultimi anni molti terreni abbandonati sono stati riconvertiti e rivitalizzati grazie alle nuove colture tropicali che, complice il cambiamento climatico, trovano in questa area una condizione favorevole. “L’avocado ha fatto del cambiamento climatico una grande opportunità”, è stato ricordato dagli agricoltori nel corso dell’incontro, sottolineando come questo sviluppo stia contribuendo alla creazione di nuove competenze e alla crescita economica locale.
Il Presidente di Coldiretti e Filiera Agricola Italiana, Ettore Prandini, ha definito la collaborazione tra mondo agricolo e grande distribuzione una leva fondamentale per la trasparenza e la qualità del prodotto: “La collaborazione tra Lidl e Filiera Agricola Italiana, avviata nel 2018, è un esempio concreto di come la grande distribuzione e il mondo agricolo possano crescere insieme, offrendo al consumatore prodotti trasparenti e di qualità e, allo stesso tempo, sostenendo il lavoro degli agricoltori italiani. Il marchio Firmato dagli Agricoltori Italiani garantisce una filiera tracciata e controllata fino al campo, con materie prime di origine certa 100% italiana e prodotte nel pieno rispetto dell'ambiente e della vocazione dei territori. Il progetto degli avocado di Sicilia Fai è un modello di filiera corta e sostenibile: da una criticità come quella climatica è nata un'opportunità di innovazione agricola, recuperando terreni abbandonati e coinvolgendo produttori che hanno scelto di investire sul futuro, adattando le colture al nuovo clima e migliorando la gestione dell'acqua".
I dati presentati nel corso dell’evento confermano la crescita di un prodotto che, negli ultimi anni, ha conquistato anche il consumatore italiano. Il consumo pro capite nazionale è passato da 100 a 800 grammi in dieci anni e Lidl ha accompagnato questa evoluzione ampliando progressivamente la distribuzione dell’avocado dell’Etna: dai primi 18.500 chili destinati alla sola Sicilia nella stagione 2020/21, all’estensione nel Sud Italia, fino ad arrivare alla copertura nazionale con oltre 78.000 chili nel 2023/24. Nell’ultimo anno la crescita è stata ancora più significativa, con oltre 172.000 chili acquistati e un incremento del 120% rispetto alla stagione precedente.
Un percorso che Eduardo Tursi, Amministratore Delegato Acquisti di Lidl Italia, ha sintetizzato così: “L'avocado siciliano è un esempio concreto del nostro supporto al sistema agroalimentare italiano. Grazie alla collaborazione con Filiera Agricola Italiana, offriamo ai nostri clienti un prodotto a filiera super corta, espressione del territorio e delle imprese agricole locali che hanno scelto di innovare trasformando la minaccia della tropicalizzazione in un'opportunità. Solo nell'ultimo anno, abbiamo incrementato del 120% l'acquisto di avocado italiano rispetto all'anno precedente. Continueremo a credere in questo e in altri prodotti 100% italiani frutto del sapere agricolo del nostro Paese".
Oggi la linea “Firmato dagli Agricoltori Italiani”, introdotta da Lidl nel 2018, conta oltre trenta referenze e rappresenta uno dei pilastri della strategia dell’insegna nel sostenere l’agricoltura nazionale. L’avocado dell’Etna è diventato uno dei simboli di questo impegno: un prodotto esotico che parla italiano, radicato nella sua terra e in una filiera trasparente, controllata e sostenibile. Un esempio di come la collaborazione tra grande distribuzione e agricoltori possa valorizzare le specificità locali e, allo stesso tempo, rispondere alle nuove abitudini dei consumatori in modo etico e innovativo.
L’intervista di Affaritaliani a Marcello Candelori, Direttore Acquisti di Lidl Italia
Marcello Candelori, Direttore Acquisti di Lidl Italia, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “La collaborazione con Filiera Agricola Italiana è iniziata nel 2018. Ci siamo incontrati con l’obiettivo di dare il giusto valore alle filiere agricole, sia in termini di qualità e territorialità dei prodotti sia rispetto ai principi di sostenibilità che guidano il lavoro di agricoltori e produttori. Da allora abbiamo sviluppato circa una trentina di referenze presenti oggi nei nostri punti vendita, in categorie merceologiche diverse – dalla pasta al pane, dal riso all’olio. A partire dal 2020-2021 abbiamo esteso lo stesso approccio anche all’assortimento di frutta e verdura. È così che è nata l’esperienza dell’avocado: insieme a Filiera Agricola Italiana abbiamo intuito le potenzialità di questo prodotto e abbiamo scelto di proporlo progressivamente ai nostri clienti. Dal 2023, nel periodo di raccolta, offriamo in tutta Italia avocado italiano coltivato proprio qui, con ottimi riscontri. Questo progetto continua e si amplia, coinvolgendo molte altre eccellenze della produzione agricola nazionale”.
L’intervista di Affaritaliani ad Andrea Passanisi fondatore di Sicilia Avocado
Andrea Passanisi fondatore di Sicilia Avocado, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Siamo nella culla, nel cuore tropicale della Sicilia, alle pendici dell’Etna, in un ambiente davvero unico. Parlare di numeri permette di capire bene quanto il progetto con Lidl sia cresciuto: qualche anno fa consegnavamo le prime due pedane alla piattaforma di Misterbianco, mentre nell’ultima stagione abbiamo superato ampiamente le 700. È un progetto in cui Lidl ha creduto, grazie a un paniere di prodotti che rappresentano il nostro territorio, la nostra storia e la nostra tradizione. Un percorso che continua a crescere con gradualità, secondo i giusti ritmi, e che attraverso il nostro frutto – in questo caso l’avocado dell’Etna – racconta le unicità e le peculiarità di questa terra. Spesso si pensa che coltivare avocado o altre specie tropicali sia semplice, ma non è così: tutto dipende dalla vocazione del territorio. È proprio grazie a questa vocazione che la pianta produce in modo abbondante. La chiamiamo sostenibilità non solo dal punto di vista etico, ma soprattutto ambientale, e naturalmente anche economica per l’agricoltore”.
L’intervista di Affaritaliani a Maurizio Marangon, Responsabile Nazionale della Filiera Agricola Italiana
Maurizio Marangon, Responsabile Nazionale della Filiera Agricola Italiana, ha spiegato ai microfoni di Affaritaliani le peculiarità dell’avocado siciliano, che “ha una caratteristica fondamentale: la colorazione. Il contenuto di clorofilla è molto evidente quando il frutto arriva sul banco, perché a differenza degli avocado che provengono da altre parti del mondo – trasportati in nave per 15 o 20 giorni – non presenta quella tonalità opaca tipica dei prodotti importati, né i problemi legati al mantenimento della qualità fisica del frutto. È difficile da spiegare, perché la maturazione dell’avocado non segue il percorso della maggior parte della frutta, che matura grazie all’ossidazione degli acidi trasformati in zuccheri. Nel caso dell’avocado parliamo invece di grassi: come ricordava il dottor Passanisi, la maturazione non dipende dalla durezza del frutto o dal contenuto di zuccheri, ma esclusivamente dal livello di sostanza secca presente al suo interno, un parametro che può essere valutato solo attraverso misurazioni specifiche. Qui entra in gioco l’esperienza dell’agricoltore, che conosce il proprio territorio e le condizioni climatiche che hanno caratterizzato la stagione. Per individuare il momento ideale per la raccolta si eseguono analisi a campione: per esempio, si prelevano cento frutti da appezzamenti diversi, seguendo una metodologia precisa, e si determina così il grado di maturazione ottimale. Questo permette di garantire che il consumatore, al momento dell’assaggio, ritrovi esattamente ciò che si aspetta, la massima espressione del frutto. In conclusione, cosa ha in più l’avocado italiano rispetto agli altri? A nostro avviso una morbidezza e una delicatezza nel gusto uniche, difficili da spiegare. Inoltre è stato associato, dal punto di vista nutraceutico, agli stessi benefici per l’organismo che offre l’olio extravergine di oliva”.