IIA, presentazione del nuovo libro di Ranucci Brandimarte e Liliana Troaca alla prossima edizione dell’Italian Insurtech Summit

Ranucci Brandimarte (IIA): "Serve diffondere consapevolezza e fiducia, aiutando cittadini e imprese a riconoscere il valore della protezione assicurativa come leva di stabilità e sviluppo"

di Redazione Corporate
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IIA: alla prossima edizione dell’Italian Insurtech Summit la presentazione del libro “Insurance Inclusion – Più polizze, per tutti, ovunque” di Simone Ranucci Brandimarte e Liliana Troaca

Nel pieno di una fase storica segnata da crisi climatiche, instabilità geopolitica e crescente incertezza economica, la protezione assicurativa torna a essere un tema cruciale per la tenuta sociale del Paese. Eppure l’Italia rimane ancora uno dei mercati meno assicurati d’Europa: secondo dati ANIA, il rapporto premi/PIL si ferma intorno al 7%, contro il 12% di Francia e Germania e il 16% del Regno Unito. Meno del 5% delle PMI risulta coperto da polizze contro eventi catastrofali e solo un quarto delle famiglie italiane dispone di una copertura adeguata sulla casa.

È in questo contesto che prende vita il nuovo volume di Simone Ranucci Brandimarte, presidente e co-fondatore dell’Italian Insurtech Association (IIA), e di Liliana Troaca, Segretario Generale di IIA, dal titolo “Insurance Inclusion – Più polizze, per tutti, ovunque”, pubblicato da EGEA Edizioni.

Il libro rappresenta una voce corale dell’Associazione, che attraverso i suoi autori raccoglie e interpreta le istanze, le idee e le esperienze condivise dalla community insurtech italiana. Un’opera che espone il pensiero collettivo di un intero ecosistema – compagnie, startup, istituzioni e professionisti – impegnato nel rendere l’assicurazione più accessibile, inclusiva e capace di generare valore per la società.

L’opera, che verrà presentata in anteprima durante l’Italian Insurtech Summit – l’evento di punta di IIA, in programma al Milano Luiss Hub il 20 e 21 novembre – non si limita a descrivere l’evoluzione tecnologica del settore, ma individua nell’Insurance Inclusion la chiave per trasformare l’assicurazione in una leva di giustizia sociale, sviluppo economico e stabilità collettiva.

Come emerge dal libro, la digitalizzazione rappresenta oggi la più grande opportunità per estendere la protezione assicurativa a una platea più ampia di cittadini e imprese. Insurance Inclusion significa proprio trasformare la digitalizzazione in leve concrete per abbattere le barriere culturali e burocratiche e realizzare un’assicurazione realmente alla portata di tutti. Punta a colmare il protection gap attraverso una digitalizzazione sostenibile e inclusiva, in cui la tecnologia non sostituisce le persone ma le avvicina all’assicurazione, trasformando la protezione in una missione sociale e in un diritto diffuso, al pari della sanità e dell’istruzione: la nuova frontiera di un’assicurazione più umana, digitale e inclusiva. 

Strumenti come l’intelligenza artificiale, l’analisi predittiva e i modelli di embedded insurance consentono di abbattere barriere di accesso, ridurre i costi e costruire esperienze personalizzate e trasparenti. Ma la tecnologia da sola non basta: senza una rivoluzione culturale, capace di rendere l’assicurazione semplice, leggibile e vicina, il gap di protezione continuerà ad allargarsi.

L’inclusione, sottolineano gli autori, passa dall’educazione assicurativa, dalla fiducia e dalle competenze. Solo una popolazione consapevole del valore del rischio può diventare realmente resiliente. L’assicurazione deve tornare a essere percepita come strumento di empowerment personale e collettivo, non come spesa accessoria.

Il libro propone una visione sistemica: un ecosistema assicurativo aperto, accessibile e trasparente, in cui istituzioni, compagnie, startup e cittadini collaborano per costruire una “protezione diffusa”.
Nel libro viene delineato un futuro possibile, in cui ogni individuo e impresa potrà contare su coperture integrate, personalizzate e sostenibili, grazie a un’alleanza tra pubblico e privato che valorizzi l’educazione, la mutualità e la semplificazione.

L’Insurance Inclusion non è una moda né una strategia di marketing, ma una necessità sociale ed economica. Se vogliamo che l’assicurazione diventi davvero parte del contratto sociale del XXI secolo, dobbiamo renderla comprensibile, accessibile e alla portata di tutti. In questo percorso, l’educazione assicurativa gioca un ruolo essenziale: serve a diffondere consapevolezza e fiducia, aiutando cittadini e imprese a riconoscere il valore della protezione assicurativa come leva di stabilità e sviluppo. Solo attraverso collaborazione, dati e formazione possiamo trasformare questa fase in un motore di crescita e resilienza per il Paese”, afferma Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di Italian Insurtech Association.

 Insurance inclusion  è quindi più di un libro: è una chiamata all’azione. Un invito rivolto a tutto il sistema assicurativo, alle istituzioni e alla società civile, per costruire un’Italia più protetta e più giusta. Perché l’assicurazione del futuro non sarà solo digitale: sarà inclusiva, partecipata e profondamente umana.

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