Imperial Brands lancia Pulze 3.0 e presenta la ricerca sul piacere autentico degli italiani

Quasi tre italiani su quattro dichiarano di aver cambiato la propria percezione del piacere nel corso della vita, attribuendo sempre più valore alle piccole cose

di Elisabetta Marciano
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Imperial Brands arriva con Pulze 3.0 e svela la ricerca sul piacere autentico degli italiani: tra semplicità, benessere emotivo e relazioni

Gli italiani riscoprono la semplicità: il piacere autentico non si misura nel lusso o nello status, ma nel tempo per sé, nelle relazioni e nel benessere emotivo. È quanto emerge dalla ricerca condotta da AstraRicerche per Imperial Brands, in occasione del lancio del nuovo dispositivo a tabacco riscaldato PULZE 3.0, che ha analizzato i desideri e i comportamenti di oltre mille persone tra i 18 e i 70 anni.

Dallo studio si delinea una vera svolta valoriale: tre italiani su cinque considerano il piacere autentico un fatto emotivo, non materiale. La felicità si trova soprattutto nel relax, nei momenti di qualità con la famiglia, nelle esperienze di gusto e nel contatto con la natura. I beni costosi e la popolarità sui social restano invece marginali, relegati agli ultimi posti della classifica.

Il 70% degli intervistati identifica il piacere nel tempo da dedicare a sé stessi, che si tratti di leggere, ascoltare musica o praticare un hobby. Subito dietro emergono il cibo e le esperienze di gusto (69%) e il tempo condiviso con le persone care (68%). Anche risate e divertimento occupano una posizione centrale, mentre i piaceri legati allo status o al consumo restano minoritari: solo il 22% associa il piacere all’acquisto di beni di lusso, il 21% alla popolarità tra amici e appena il 10% ai social media.

Il piacere non è vissuto come un episodio sporadico, ma come un allenamento quotidiano. Più della metà degli italiani lo cerca nel contatto con la natura, mentre il 48% lo trova nella vicinanza con chi fa stare bene. Molti dichiarano di organizzare momenti piacevoli legati al relax o agli hobby, e un italiano su cinque sceglie persino di disconnettersi dalla tecnologia per ritrovare equilibrio. Nove italiani su dieci attribuiscono al piacere un valore terapeutico: riduce lo stress, ricarica le energie e aiuta a vivere con maggiore consapevolezza.

Un dato particolarmente significativo riguarda l’evoluzione del piacere con il passare del tempo. Quasi tre italiani su quattro dichiarano di aver cambiato la propria percezione del piacere nel corso della vita, attribuendo sempre più valore alle piccole cose. Il 60% afferma infatti di aver imparato ad apprezzare la semplicità, mentre l’importanza dei beni materiali e dello status si riduce drasticamente. Questo cambiamento appare più marcato con l’età ed è spesso legato a esperienze di vita personali o a una maggiore consapevolezza dei propri bisogni reali, soprattutto tra le donne della Generazione X e tra i Baby Boomers.

La ricerca evidenzia infine una differenza di genere significativa. Per le donne il piacere autentico è relazione ed emozione: il 68% lo trova nei momenti con le persone care e il 70% nella cura di sé e del proprio benessere emotivo. Nove su dieci associano il piacere a uno strumento efficace per ridurre lo stress e per sentirsi più autentiche. Gli uomini, al contrario, si mostrano più orientati verso la dimensione della realizzazione personale e professionale: il 36% trova gratificazione nel successo lavorativo e tende a valorizzare maggiormente i piaceri legati allo status.

Il quadro che emerge è chiaro: in Italia il piacere autentico si fonda sulle emozioni e sulle relazioni, cambia con l’età e si declina in modo diverso tra uomini e donne. Non è più legato al possesso o al giudizio esterno, ma all’essere presenti, semplici e autentici. Un indicatore che racconta molto della trasformazione dei valori nel Paese e del bisogno crescente di una felicità che non si ostenta, ma si vive.

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