Iren: nel primo semestre 2025 ricavi a €3,5 miliardi e utile netto in crescita a €184 milioni (+24%)
Dal Fabbro (Iren): "La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita"
Iren approva i risultati del I semestre al 30 giugno 2025: ricavi a €3,5 miliardi e utile netto in crescita a €184 milioni (+24%) ed EBITDA pari a €726 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati del primo semestre al 30 giugno 2025, evidenziando una solida performance su tutti i principali indicatori economici e finanziari. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) si attesta a 726 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato è stato sostenuto dal contributo positivo di tutte le linee di business, dal consolidamento di Egea Holding, dai maggiori margini e volumi della Business Unit Energia, e dalla crescita organica dei business regolati, in particolare Reti e Ambiente.
Anche l’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti registra un incremento significativo, raggiungendo 184 milioni di euro, con un aumento del 24% rispetto al 30 giugno 2024. Tale crescita è stata favorita sia dall’aumento dell’EBITDA che dal minore utile netto di terzi, in seguito all’acquisto della quota di minoranza della società Iren Acqua. I ricavi complessivi sono saliti a 3.486 milioni di euro, segnando un aumento del 29% su base annua. Questo andamento riflette principalmente l’aumento dei prezzi delle commodities e i maggiori volumi energetici venduti.
Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha dichiarato: “Approviamo oggi dei risultati molto positivi con ricavi pari a 3.486 milioni di euro (+29%) ed un utile netto pari a 184 milioni di euro (+24%) rispetto allo scorso anno; in particolare la crescita dell’utile netto è frutto del positivo contributo gestionale di tutte le business unit e delle due operazioni straordinarie Iren Acqua ed Egea Holding. La diversificazione della nostra struttura industriale ci consente di intercettare diverse opportunità di crescita sia organica che inorganica e così incrementare l’Ebitda di 90 milioni di euro rispetto allo scorso anno, di cui 34 milioni derivanti dal consolidamento di Egea Holding. Solidi della crescita già raggiunta che anticipa parte di quella attesa sul fine anno confermiamo la guidance con un Ebitda 2025 stimato tra 1.340-1.360 milioni di euro, un utile netto tra 300-310 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 4.228 milioni di euro, con un lieve aumento del 4% rispetto al 31 dicembre 2024, dovuto principalmente al pagamento dei dividendi. Gli investimenti complessivi del periodo superano i 900 milioni di euro, di cui 393 milioni in investimenti tecnici, in crescita del 14%. Questi ultimi sono stati indirizzati soprattutto verso l’ammodernamento delle reti elettriche (+31%), lo sviluppo della filiera dei rifiuti e l’estensione della rete di teleriscaldamento. Gli investimenti finanziari, pari a 522 milioni di euro, comprendono l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni e il consolidamento dell’indebitamento finanziario di Egea Holding (circa 238 milioni), finanziati tramite l’emissione, a gennaio 2025, di un bond ibrido.
Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren, ha dichiarato: "Il primo semestre si è chiuso con una performance operativa molto solida, caratterizzata da una crescita a doppia cifra di tutti i principali indicatori, in miglioramento ancora rispetto al primo trimestre: l'Ebitda a 726 milioni di euro (+14%) riflette l'efficacia da un lato dell'execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente pari a quasi 400 milioni di euro nel semestre e più che coperti dal flusso di cassa operativo, e dall'altro della rinnovata ottimizzazione dei processi interni con attenzione ai costi. Alla luce dell’attuale andamento, guardiamo al secondo semestre con fiducia, confermando la guidance".
Anche sul piano della sostenibilità, Iren conferma l’allineamento con gli obiettivi del Piano Industriale. Gli investimenti sostenibili, ossia quelli ammissibili alla Tassonomia europea, rappresentano il 72% del totale. L’intensità carbonica si mantiene stabile a 312 gCO2/kWh, mentre la raccolta differenziata si attesta attorno al 70%, grazie alla diffusione delle best practice nei territori serviti. Da segnalare anche l’incremento della volumetria teleriscaldata, in crescita del 12%, e della capacità di depurazione delle acque reflue, che registra un aumento del 7% rispetto al primo semestre 2024.
La customer base ha raggiunto i 2,4 milioni di clienti, con una crescita di 200 mila unità rispetto all’anno precedente. Il numero dei dipendenti del Gruppo supera ora le 11.860 persone, confermando l’espansione delle attività e l’impegno sul fronte occupazionale. I risultati approvati confermano l’efficacia della strategia industriale e di crescita di Iren, con performance in miglioramento sia sul fronte economico-finanziario che su quello ambientale e sociale.
Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo, ha dichiarato: “Il primo semestre 2025 conferma che una strategia industriale integrata con la sostenibilità rappresenta la chiave del successo. L’avvio del nuovo impianto di valorizzazione della carta di Collegno ne è un esempio concreto: ci permette non solo di ampliare la capacità di trattamento, ma anche di aumentare il recupero di materia, trasformando così un rifiuto in una risorsa preziosa. La raccolta differenziata pari circa al 70% sui territori serviti e l’incremento del 7% della capacità di depurazione delle acque reflue evidenziano i continui progressi del Gruppo verso una gestione sempre più sostenibile di tutte le attività. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno e alla competenza delle oltre 11.860 persone che quotidianamente contribuiscono alla crescita del Gruppo e dei territori in cui operiamo”.