Istituto Friedman: no all’Europa delle tasse, tassare la nicotina apre le porte alla Cina e alle mafie

Sostegno alle critiche di Procaccini in Parlamento europeo: dazi, accise sul tabacco e nuove imposte minacciano competitività, filiera agricola italiana e lotta al contrabbando

di Redazione Corporate
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L’Istituto Milton Friedman contro nuove tasse UE: “Il Green Deal frena la crescita e penalizza cittadini e imprese”

L’Istituto Milton Friedman esprime pieno sostegno alle dichiarazioni odierne dell’On. Nicola Procaccini (Vicepresidente di ECR-FdI) al Parlamento Europeo. Procaccini ha criticato correttamente il Green Deal come ostacolo alla competitività europea, concepito in un’epoca geopolitica diversa e ora troppo oneroso per la competitività del continente. Mantenere i dazi UE sull’industria e aggiungere cinque nuove tasse nel bilancio pluriennale rappresenta un tragico errore. L’Unione Europea deve priorizzare la crescita economica per finanziare difesa, welfare e protezione ambientale, non punire i cittadini e le imprese per finanziare nuove spese.

Sulla tassazione del tabacco e della nicotina, un aumento delle accise UE e l’armonizzazione delle tasse sulla nicotina sono nocive per la filiera italiana, esponendola al rischio di invasione di prodotti stranieri a basso costo e non sicuri per i consumatori, grandi operatori come la Cina, che già domina il mercato globale del tabacco grazie a queste misure potranno insinuarsi nel vecchio continente. Questa tassa alimenta il contrabbando e il mercato nero, penalizzando consumatori, imprese e coltivatori europei, in particolare quelli italiani che sono i primi produttori in UE per quantità.

La proposta della Commissione Europea, venduta come misura per la salute pubblica, si traduce in un’asfissiante tassa che potrebbe portare le accise fino al 79% in alcuni casi, favorendo il traffico illecito e danneggiando la catena di approvvigionamento, come evidenziato dall’articolo “Il tabacco nel mirino di Bruxelles” pubblicato proprio oggi da il Giornale, che riprende le parole dell’Istituto Milton Friedman contro questo piano fiscale dannoso per l’Italia, l’interrogazione della Lega presentata dall’eurodeputato Roberto Vannacci per evidenziare le storture del sistema attuale, e le critiche di esponenti come il vicepresidente della Lega ed eurodeputato che invoca la tutela della filiera agricola e una lotta dura al traffico illecito, sottolineando che la salute si promuove con educazione e controlli efficaci, non con imposte che distruggono il lavoro onesto.

Analoghe parole provengono da Elisabetta Gardini, deputata di Fratelli d’Italia e presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, che denuncia l’automatismo burocratico di Bruxelles e l’ossessiva regolamentazione, rappresentando un’Europa che non vogliamo. Infine, Riccardo Augusto Marchetti, segretario della Lega umbra, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo italiano di difendere in sede europea il comparto tabacchicolo, che rappresenta una filiera strategica per l’economia nazionale, un presidio sociale ed economico che tiene in vita interi territori. Non aumentare la pressione fiscale sul tabacco e sulla nicotina, inclusi i prodotti a rischio ridotto come i sacchetti orali, si allinea con principi di difesa del libero mercato e favorisce innovazione nei dispositivi alternativi al fumo tradizionale.

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