Italiani e assicurazione: il punto di vista di Zurich a Italy Insurance Forum

Moltrasio (Zurich Investments Life): "Ormai dal 2020 supportiamo le persone non autosufficienti e le loro famiglie, ideando soluzioni semplici e sostenibili"

di Francesca Biasone e Sofia Gabbanini
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Zurich prende parte a Italy Insurance Forum 2023: le attuali esigenze assicurative delle famiglie italiane e l'importanza dell'LTC

Si è conclusa l'edizione 2023 di Italy Insurance Forum, che quest'anno ha tagliato l'importante traguardo dei 10 anni. L'evento, realizzato da IKN Italy, riunisce i leader della filiera assicurativa, compagnie, insurtech e broker con lo scopo di avviare un confronto e discutere sulle tematiche più rilevanti del momento.  La Main Conference, ospitata lo scorso mercoledì 10 maggio presso l'NH Hotel di Assago, si è aperta con la tavola rotanda "Vince chi mi assicura o vinco io se mi assicuro?" dedicata all'effettivo cambio di paradigma che ci troviamo ad affrontare oggi, mosso da scenari imprevedibili e da esigenze assicurative che crescono anno dopo anno. 

L'Italia infatti si trova ad affrontare i grandi problemi legati alla crisi demografia, che sappiamo essere, ad esempio, il minimo storico di natalità e fecondità, il venire meno della famiglia tradizionale, l'invecchiamento della popolazione. Quest'ultimo è ormai un fenomeno noto a tutti e secondo l'Istituto Superiore di Sanità entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale. Si tratta di persone che hanno bisogno di assistenza e c'è un mondo nel settore assicurativo che va in questa nuova direzione, per far fronte alle mutate esigenze di assistenza sanitaria.

È su questo tema che si è concentrato l'intervento di Dario Moltrasio, Amministratore Delegato di Zurich Investments Life, che ha chiosato: "Quello dell'invecchiamento della popolazione, fenomeno ampiamento previsto, è un trend ormai inarrestabile e in Italia sta assumendo una dimensione assolutamente importante. Nel 2019 abbiamo condotto una ricerca in cui abbiamo chiesto agli italiani quali fossero le loro maggiori paure in ambito salute. È emerso un dato molto chiaro, che ha di conseguenza spinto la nostra compagnia a prendere decisioni strategiche in tal senso". Nel 2019 la maggiore paura della popolazione non era il rischio di decesso, come si potrebbe pensare, bensì quello di non essere più autosufficiente. Questo elemento, spiega Moltrasio, ha spinto Zurich a partire con un progetto molto strutturato di ingresso nel mercato della Long Term Care, ovvero per le garanzie a copertura della non autosufficienza, la quale può naturalmente derivare sì da senescenza ma anche da malattie e infortuni. "Man mano che il progetto cresceva" testimonia l'AD, "veniva riscontrato un interesse sempre maggiore, e questo probabilmente perché non tutti gli operatori offrono questa tipologia di copertura. Ad oggi, infatti, contiamo più di 300mila assicurati, in un mercato molto piccolo come quello dell'LTC".

L'intervista di affaritaliani.it a Dario Moltrasio, Amministratore Delegato di Zurich Investments Life

Ha partecipato alla sessione plenaria dell’evento organizzato da IKN Italy Insurance Forum. Quali principali argomenti sono emersi dal confronto con le altre figure professionali presenti nel panel?

L’Italy Insurance Forum è stata l’occasione per parlare del cambiamento che è in atto nel panorama della gestione del risparmio e dell’industria assicurativa, permettendo il confronto tra diversi stakeholder che operano nell’industria. Uno spunto significativo emerso dalla sessione plenaria è che non esiste consulenza senza protezione. E oggi c’è ancora molto lavoro da fare, tramite uno sforzo congiunto, per incoraggiare una corretta cultura della protezione e della gestione del rischio, che sia di beneficio tanto per gli investitori quanto per il nostro sistema economico.

Come crescono e si modificano le esigenze assicurative degli italiani? 

I dati illustrano che l’81,1% degli italiani si dice preoccupato dalla possibilità di perdere la propria autosufficienza. In Italia oggi ci sono oltre 3,5 milioni di persone che non sono autosufficienti a causa di infortuni o malattie, che necessitano per questo di un’adeguata assistenza. Di questi, 700 mila sono sotto i 65 anni e il 48% è ancora non assistito. Le previsioni indicano che il numero di persone non autosufficienti salirà a oltre 5,6 milioni entro il 2040, richiedendo sia un significativo sforzo del welfare pubblico, sia un gravoso impegno economico da parte delle singole famiglie, costrette a farsi carico di ingenti costi. Se guardiamo al panorama italiano attuale, non possiamo quindi che riscontrare un profondo bisogno sociale e la necessità di far fronte tempestivamente, con misure adatte, alle difficoltà quotidiane tanto emotive quanto tangibili riscontrate da chi vive questa condizione, così come dai familiari.

In che modo le compagnie assicurative, e in particolare Zurich, prevede di agire in questo senso? 

Come Compagnia, siamo ormai dal 2020 impegnati nel supportare le persone non autosufficienti e le loro famiglie, ideando soluzioni semplici e sostenibili, in grado di rispondere alle loro esigenze di assistenza e di sicurezza economica. In quest’ottica, le soluzioni Long Term Care rappresentano uno strumento di tutela dalle numerose potenzialità, capace di alleviare le pressioni sui singoli e sui nuclei famigliari colpiti dalla perdita dell’autosufficienza. 

Parlando di innovazione, quali nuove soluzioni offre Zurich ai suoi clienti? 

Zurich mette da tempo a disposizione dei clienti la piattaforma 4Care, che comprende diverse soluzioni assistenziali come la LTC, la Cancer Care e la TCM per per fornire, in modo semplice e immediato un sostegno economico in caso di imprevisti. Con 4Care, Zurich ha sviluppato un modello totalmente digitale e innovativo di protezione completa e inclusiva, che comprende diverse soluzioni assicurative, che grazie alla creazione di un gruppo di acquisto può offrire garanzie assicurative a minori costi non ottenibili individualmente. Abbiamo puntato sulla semplicità dei messaggi e su un approccio multicanale e multipiattaforma. Ad oggi, grazie a questo strumento di condivisione, oltre 36.300 persone hanno sottoscritto una polizza LTC tramite 4Care.

Secondo lei quale ruolo può giocare la politica a livello di welfare?

Se guardiamo alla penetrazione di determinate coperture assicurative nei diversi Paesi europei, vediamo differenze marcate, figlie delle scelte politiche in termini di welfare e legate alla specifica struttura sociale, alla cultura e alle abitudini. Crediamo che il contributo pubblico possa giocare un ruolo importante nell’incoraggiare un cambiamento culturale: in questo momento, c’è ancora molto da fare per creare e consolidare una cultura di gestione del rischio. Un ruolo importante potranno/dovranno giocarlo anche le aziende che in parte saranno chiamate a integrare un welfare state insufficiente Tanto i risparmiatori quanto le strutture pubbliche e private sono chiamati a compiere scelte, supportando nuovi modelli e nuovi strumenti partecipativi.

Quale importanza ha la partecipazione a eventi di confronto e scambio come quello di oggi?

È necessario più che mai incoraggiare un cambio di paradigma e, tramite uno sforzo congiunto, rafforzare una corretta cultura della protezione e dell’investimento assicurativo. I numeri dimostrano che c’è sensibilità e c’è domanda: i nostri clienti, ad esempio, stanno già compiendo scelte in questa direzione. Ora è l’intera industria che deve trovare risposte adatte. Credo che questo cambiamento passi soprattutto attraverso dibattiti e occasioni come l’evento Italy Insurance Forum 2023, e tramite il confronto con importanti attori che operano nella nostra industria e che con noi condividono un’importante responsabilità per incoraggiare la tutela del nostro futuro.