La Casa Editrice Allemandi accelera: ricavi in crescita e nuove ambizioni europee. L’intervista al Presidente Coppola

Coppola (Casa Editrice Allemandi): “I numeri raggiunti e i risultati conseguiti sono andati oltre le aspettative, e credo che questo rappresenti il miglior auspicio per l’anno a venire”

di Sofia Gabbanini
Michele Coppola
Corporate - Il giornale delle imprese

La nuova Allemandi chiude il 2025 sopra le attese: ricavi oltre 5,5 milioni, utile stimato a 400mila euro e un piano di sviluppo che punta all’Europa

La nuova vita della Casa Editrice Allemandi — realtà storica dell’editoria d’arte italiana — sta prendendo forma: a poco più di un anno dall’ingresso di Intesa Sanpaolo, della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo nella compagine societaria, l’editore torinese presenta numeri che raccontano un rilancio non solo riuscito, ma già in fase di consolidamento.

Il 2025 si chiude infatti con ricavi superiori ai 5,5 milioni di euro e un utile stimato attorno ai 400mila euro, segnando un aumento significativo rispetto alle performance degli anni precedenti. Una crescita spinta da due motori principali: l’area libri, che registra un incremento a tre cifre, e Il Giornale dell’Arte, testata di punta che continua a rafforzare la propria presenza nel panorama culturale internazionale.

Accanto alle linee editoriali tradizionali, Allemandi sta sperimentando e investendo in nuovi modelli: dalla gestione di bookshop museali alla produzione di volumi speciali legati a grandi eventi culturali e sportivi. Una strategia che affianca alla qualità dell’offerta storica nuove forme di sostenibilità economica, senza però rinunciare al rigore che da sempre la caratterizza.

L’intervista di Affaritaliani a Michele Coppola, Presidente Casa Editrice Allemandi 

Allemandi punta a consolidarsi come uno dei player più rilevanti nel settore culturale italiano, con lo sguardo già rivolto al mercato europeo. Ai microfoni di Affaritaliani Michele Coppola, Presidente della casa editrice, ha raccontato visione, risultati e prossime tappe del nuovo corso.

Quando abbiamo presentato il piano a inizio 2025, gli obiettivi che ci eravamo posti erano sfidanti”, ha dichiarato Coppola. “L’idea di acquisire una casa editrice, insieme alle due Fondazioni azioniste - Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo - obbligava a portare avanti un lavoro che fosse di successo. I numeri raggiunti e i risultati conseguiti sono andati oltre le aspettative, e credo che questo rappresenti il miglior auspicio per l’anno a venire”.

La soddisfazione legata ai risultati dell’anno che si sta concludendo è relativa, secondo quanto espresso dal Presidente, all’aver visto la crescita di entrambe le identità che animano la casa editrice, vale a dire l’area libri e Il Giornale dell’Arte: “Abbiamo pubblicato molti più libri dell’anno precedente e Il Giornale dell’Arte ha ampliato la sua base di lettori e investitori. La rete ha funzionato in maniera eccezionale. Credo che questa sia la prova di una condizione di salute generale molto buona”.

Nel corso dell’anno”, ha proseguito Coppola, “abbiamo ragionato se introdurre qualche novità legata al mondo dell’editoria, ed è evidente che questi elementi nuovi si sono concretizzati generando ovviamente massima soddisfazione. Nella storia recente di Allemandi, abbiamo infatti introdotto la gestione di un bookshop: penso alle Scuderie del Quirinale a Roma, alla mostra dedicata ai Tesori dei Faraoni. Penso anche al libro fotografico di Ray Giubilo dedicato alla storia del Tennis degli ultimi 40 anni”. 

Quest’ultimo, presentato a Torino in occasione delle ATP Finals insieme a Sky, ha concretizzato l’idea di portare la tradizione di Allemandi anche in un ambito - quello dello sport - che, secondo Coppola, vedrà la casa editrice protagonista ancora nei mesi a venire. 

Rispetto invece alla difficoltà di mantenere alta l’asticella in un mercato complesso come quello dell’editoria, Coppola ha affermato: “Qualità, raffinatezza, tempestività delle informazioni e sostenibilità sono parole chiave. È evidente che guardando al quadro generale del settore di questi anni alcune preoccupazioni emergono. Io sono fortemente convinto che ciò che stiamo facendo, gli obiettivi che ci siamo posti, la modalità di lavoro, la determinazione con la quale insieme agli azionisti guardiamo all’anno che viene, ci permetterà di continuare a garantire ai lettori la forza, la tradizione e la bellezza delle pubblicazioni che sono un elemento distintivo della nostra storia”. 

La storia di Allemandi è una storia italiana che ha costruito ponti e relazioni anche all’estero. È evidente che essere gli editori del Giornale dell’Arte - con una direzione giovane, fresca, dinamica, presente nei più importanti momenti dedicati all’arte contemporanea - aiuta un racconto che va ben oltre la nostra dimensione geografica. La volontà è quella di consolidare il ruolo della casa editrice come interlocutore europeo e internazionale, con l’obiettivo di sottolineare importanza e centralità dell’arte guardando sempre la nostra radice e la nostra identità: essere un editore italiano”, ha concluso il Presidente Coppola

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