MAIRE, NEXTCHEM: avviato uno studio di fattibilità per un impianto di riciclo chimico del PMMA

Fritelli (NEXTCHEM): "Questo studio di fattibilità rappresenta un passo fondamentale verso l’industrializzazione di soluzioni avanzate di riciclo"

di Redazione Corporate
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MAIRE, NEXTCHEM avvia con Röhm uno studio di fattibilità per un impianto di riciclo chimico del PMMA in Germania

MAIRE comunica che NEXTCHEM, attraverso la controllata MyRemono, ha ottenuto da Röhm – tra i principali player globali nella chimica dei metacrilati, con attività produttive e di ricerca in Europa, Nord America e Cina – l’incarico per la realizzazione di uno studio di fattibilità site-specific relativo a un impianto di riciclo chimico degli scarti di polimetilmetacrilato (PMMA) presso il sito industriale di Worms, nel sud-ovest della Germania. Il progetto si inserisce nel percorso strategico di Röhm volto a eliminare entro il 2030 il ricorso all’incenerimento e allo smaltimento in discarica dei rifiuti di produzione legati al PMMA, rafforzando l’impegno del Gruppo a favore della circolarità e dello sviluppo di materiali sostenibili nel settore del PMMA.

L’iniziativa si fonda sull’impiego della tecnologia NXRe™ sviluppata da NEXTCHEM, un processo avanzato ed efficiente di depolimerizzazione che utilizza metallo fuso per consentire il riciclo chimico continuo del PMMA. Grazie alla sua architettura modulare, la tecnologia NXRe™ permette di trasformare in modo continuativo scarti di PMMA provenienti sia da flussi pre-consumo sia post-consumo in metilmetacrilato riciclato (r-MMA) di elevata purezza, con caratteristiche equivalenti a quelle del materiale vergine. L’impianto oggetto dello studio è concepito per una capacità annua di 5.000 tonnellate ed è destinato a essere pienamente integrato nel sito produttivo di PMMA già esistente di Röhm.

In confronto ai processi attualmente utilizzati per la produzione di MMA vergine, il r-MMA ottenuto mediante la tecnologia NXRe™ è atteso ridurre l’impronta carbonica di oltre il 90%, secondo la metodologia dell’Innovation Fund per il calcolo delle emissioni di gas serra. Un risultato reso possibile dall’approccio circolare adottato: gli scarti di PMMA, qualificati come Materia Prima Secondaria (MPS), vengono impiegati come input di processo in sostituzione delle risorse fossili, eliminando le emissioni associate alla loro estrazione e trasformazione.

I prodotti in polimetilmetacrilato (PMMA) e polimetilmetacrilimmide (PMMI) di Röhm sono distribuiti nei mercati europeo, asiatico, africano e australiano con i marchi registrati PLEXIGLAS® e PLEXIMID®, mentre nelle Americhe sono commercializzati con i marchi ACRYLITE® e ACRYMID®. L’accordo rappresenta un ulteriore passo avanti verso il licensing della tecnologia NXRe™ PMMA. In Italia è infatti in corso la costruzione del primo impianto industriale basato su questa soluzione, la cui entrata in esercizio è prevista nel 2026.

Fabio Fritelli, Managing Director di NEXTCHEM, ha dichiarato: “La nostra tecnologia NXReTM PMMA è una pietra miliare della nostra strategia per i materiali sostenibili. Questo studio di fattibilità con Röhm, leader nella produzione di PMMA, rappresenta un passo fondamentale verso l’industrializzazione di soluzioni avanzate di riciclo e dimostra il valore di partnership solide nel guidare la transizione energetica. Insieme, rafforziamo la rete europea di circolarità del PMMA e promuoviamo l’innovazione per un futuro a basse emissioni di carbonio”.

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