Mediobanca, approvato l’aggiornamento al 2028 del Piano “One Brand – One Culture”
Nagel (Mediobanca): "In un contesto macroeconomico complesso, stiamo aumentando ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore"
Alberto Nagel
Mediobanca, finalizzato l'aggiornamento al 2028 del Piano “One Brand – One Culture” per un modello di Private & Investment Banking olistico e sinergico tra i segmenti
Approvato l’aggiornamento al 2028 del Piano “One Brand – One Culture”. Confermate le linee di sviluppo strategico del Gruppo Mediobanca, che intende consolidarsi come banca di riferimento per imprese e imprenditori, partner per dipendenti e clienti, investimento di valore per i propri azionisti. Il piano punta su un modello di Private & Investment Banking olistico e sinergico tra i segmenti, ancorato ai valori di responsible banking.
È prevista una crescita robusta di ricavi, utili, redditività e remunerazione. I ricavi sono stimati oltre i 4,4 miliardi (+20% nel triennio), utile netto a 1,9 miliardi (+45%), EPS a 2,4 euro (+14% medio annuo). Il ROTE di Gruppo salirà al 20%, quello ordinario al 17%. La solidità patrimoniale è confermata con CET1 al 14% e Tier1 al 15,5%, supportata da una forte generazione di capitale.
La remunerazione degli azionisti ammonterà a circa 4,9 miliardi in tre anni, di cui 4,5 miliardi cash e 0,4 miliardi derivanti dal riacquisto di azioni proprie. Il dividendo per azione salirà da 1,12 euro nel 2025 fino al raddoppio a 2,1 euro nel 2028, con un rendimento cumulato superiore al 30%. Il piano include anche il completamento dell’integrazione con Banca Generali.
Alberto Nagel, Amministratore Delegato di Mediobanca, ha dichiarato: “L’estensione al 2028 del piano ‘One Brand – One Culture’ dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un’ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e di execution nonché a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti”.
“Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone, compiuto rimanendo ancorati alla ‘scuola di banca responsabile’ radicata nel DNA della Banca, verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader europeo nel Wealth Management per dimensioni, capacità di crescita e remunerazione degli azionisti, il cui closing è previsto per il prossimo mese di ottobre”.
Le proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025–2028 sono elaborate su base stand-alone e non includono gli effetti derivanti dall’acquisizione di Banca Generali, annunciata il 28 aprile 2025 e attesa per ottobre. Le previsioni non riflettono l’impatto di eventi esterni o imprevedibili, inclusa l’offerta pubblica di scambio promossa da MPS, che non risponde a logiche industriali e comprometterebbe la strategia di crescita sostenibile di Mediobanca.
Dopo il completamento dell’acquisizione di Banca Generali, il Gruppo predisporrà un nuovo Piano triennale che rifletterà gli obiettivi consolidati della nuova entità risultante. Il CdA ha confermato la visione strategica centrata sul Wealth Management come segmento prioritario, il CIB come motore sinergico dello sviluppo e il Credito al Consumo come componente anticiclica a elevata redditività.
In un contesto economico e regolamentare complesso, Mediobanca punta a trasformare le criticità in opportunità di sviluppo. La strategia poggia su brand forte, posizionamento distintivo in segmenti specializzati, ampia dotazione di capitale e investimento in talento e innovazione. Il piano prevede lo sviluppo armonico di tutti i segmenti: WM, CIB, CF e Insurance.
Segue un percorso di crescita nei ricavi oltre 4,4 miliardi, utile netto 1,9 miliardi, utile per azione 2,4 euro, redditività, ROTE al 20%, e remunerazione 4,9 miliardi distribuiti. Il Wealth Management è previsto diventare la principale fonte di ricavi e commissioni, con un aumento della redditività (RORWA dal 4% al 5,2%) e cost/income in calo dal 66% al 56%.
Nel CIB è attesa una crescita dei ricavi a 1 miliardo, un aumento dell’utile netto a oltre 300 milioni e RORWA al 2,2%. Il CF conferma un ruolo centrale nella generazione del margine di interesse, con ricavi in salita del 5% a circa 1,5 miliardi, RORWA stabile al 2,9% e cost/income al 30%. Il progetto immobiliare a Monaco contribuirà con 500 milioni di proventi lordi.
Le attività finanziarie totali cresceranno a 143 miliardi, gli impieghi a 63 miliardi e la raccolta a 82 miliardi. Il CET1 ratio si attesterà al 14%, il Tier1 al 15,5%. Gli investimenti digitali ammonteranno a 260 milioni in tre anni, con l’adozione di AI, cloud computing e soluzioni avanzate per la cybersecurity. Centrale sarà lo sviluppo della piattaforma One Data Platform.
Gli obiettivi ESG includono l’originazione di 5 miliardi di finanza sostenibile, 3 emissioni di green bond, una quota ESG nei portafogli pari al 50%, e oltre 20 milioni destinati a progetti a impatto sociale e ambientale. Il gruppo punta alla neutralità climatica entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni del 35% entro il 2030.
Il piano si basa su un modello specializzato a bassa intensità di capitale, elevata redditività, forte generazione di capitale (280bps annui), politica di distribuzione generosa (4,9 miliardi in tre anni) e crescita sostenibile. L’integrazione con Banca Generali rafforza il posizionamento di Mediobanca come leader nel Wealth Management europeo.