Mediobanca: presentati i risultati al 30 settembre 2025, utile netto a 322 milioni di euro
La solidità patrimoniale resta uno dei punti di forza del gruppo: il coefficiente CET1 è pari al 15,8%, con una riduzione delle attività ponderate per il rischio a 45,2 miliardi di euro
Mediobanca annuncia i risultati al 30 settembre 2025: utile netto pari a 322 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente
Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato i risultati del primo trimestre dell’esercizio al 30 settembre 2025, confermando una crescita equilibrata delle attività core, una redditività stabile e una solida posizione patrimoniale. L’utile netto consolidato, al netto dei costi straordinari legati alle offerte pubbliche su BMPS e Banca Generali, si attesta a 321,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente. Considerando tali costi, l’utile netto contabile è pari a 291,2 milioni.
I ricavi si mantengono stabili a 867,6 milioni di euro, sostenuti dalla diversificazione del modello di business: il Wealth Management contribuisce con 224,3 milioni, il Corporate & Investment Banking con 171,2 milioni, il Consumer Finance con 335,3 milioni e l’area Insurance con 129,6 milioni. Il margine di interesse evidenzia resilienza a 478,5 milioni, nonostante un contesto di tassi in calo, mentre le commissioni nette si confermano stabili a 232,3 milioni.
Il risultato operativo si attesta a 417,1 milioni, con un rapporto costi/ricavi che resta su livelli virtuosi al 43,9%. Il costo del rischio si mantiene sotto controllo a 51 punti base, con uno stock di overlay prudenziale pari a 177 milioni. Sul fronte commerciale, il gruppo conferma una dinamica particolarmente positiva nel Wealth Management: le Total Financial Assets raggiungono 115,9 miliardi (+12,4% su base annua), con una raccolta netta trimestrale (Net New Money) di 2,5 miliardi, trainata soprattutto dall’aumento degli asset gestiti, ora pari a 84,8 miliardi. I depositi crescono a 31,1 miliardi.
Il Consumer Finance registra un trimestre di forte sviluppo: i crediti erogati superano i 2,3 miliardi (+11,7% su base annua), sostenendo un margine di interesse in aumento del 7,8% a 296,6 milioni e contribuendo a portare l’utile netto della divisione al record di 108,9 milioni (+6,3% anno su anno). Nell’Investment Banking, il business Advisory si conferma robusto, mentre l’attività di mercato risente della compressione degli spread e della ridotta volatilità, in un contesto operativo prudente.
La solidità patrimoniale resta uno dei punti di forza del gruppo: il coefficiente CET1 è pari al 15,8%, con una riduzione delle attività ponderate per il rischio a 45,2 miliardi anche grazie all’adozione del nuovo modello PD Corporate e agli effetti di Basilea 4. Sul fronte della remunerazione degli azionisti, viene confermato il saldo dividendo di 0,59 euro in pagamento il 26 novembre 2025, mentre viene proposta la distribuzione di cash pay-out al 100% entro fine anno.
Infine, il Consiglio ha provveduto alla nomina dei nuovi comitati endoconsiliari, tutti composti da membri indipendenti, confermando un assetto di governance orientato alla trasparenza e alla supervisione dei rischi. Guardando ai prossimi trimestri, Mediobanca prevede una performance ricorrente in continuità con i risultati appena pubblicati, con una crescita dei ricavi “high single digit” e un costo del rischio atteso nella forchetta 50-55 punti base, in un contesto macroeconomico che rimane caratterizzato da bassa crescita e volatilità geopolitica.