Nuclitalia, affidata a Ferruccio Resta la Presidenza della Società

La decisione è stata condivisa dai vertici delle aziende azioniste, convinti che il suo profilo possa garantire autorevolezza, equilibrio e visione in una fase cruciale per il sistema energetico nazionale

di Redazione Corporate
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Nuclitalia sceglie Ferruccio Resta per guidare la nuova sfida del nucleare in Italia tra innovazione, ricerca e indipendenza energetica

Ferruccio Resta è il presidente di Nuclitalia, la nuova società creata da Enel, Ansaldo Energia e Leonardo con l’obiettivo di esplorare le condizioni per un possibile ritorno dell’energia nucleare in Italia. Classe 1967, ingegnere, accademico e figura di riferimento nelle istituzioni universitarie e industriali, Resta porta con sé un bagaglio di competenze che lo rende una scelta strategica per un ruolo tanto delicato quanto centrale nel futuro energetico del Paese. La decisione di affidargli la guida della società è stata condivisa da Flavio Cattaneo, Roberto Cingolani e Fabrizio Fabbri, convinti che il suo profilo possa garantire autorevolezza, equilibrio e visione in una fase cruciale per il sistema energetico nazionale.

La carriera di Resta si è sviluppata prevalentemente nel mondo accademico, dove ha raggiunto i vertici del Politecnico di Milano, prima come docente ordinario di Meccanica applicata alle macchine e poi, dal 2017 al 2022, come Rettore dell’ateneo. Il suo mandato è stato contraddistinto da un forte impulso al rafforzamento del dialogo con il mondo produttivo e istituzionale, con l’obiettivo di posizionare il Politecnico tra le migliori università a livello internazionale. A livello nazionale, ha guidato la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, assumendo un ruolo di sintesi tra le varie componenti del sistema universitario e costruendo un ponte efficace tra ricerca, istituzioni e imprese.

Uno dei tratti distintivi della figura di Ferruccio Resta è la sua capacità di muoversi con disinvoltura tra diversi ambienti – accademico, industriale, scientifico e politico – consolidando una rete di relazioni che lo ha portato a ricoprire incarichi in aziende di primo piano e in fondazioni culturali e di ricerca. È stato membro dei consigli di amministrazione di realtà come Leonardo, Allianz Italia, Acea e Fiera di Milano, oltre che di enti come il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Politecnico di Milano. La sua autorevolezza è stata riconosciuta anche con il conferimento del titolo di Commendatore della Repubblica. Non a caso, in passato si era parlato di una sua possibile candidatura alla carica di sindaco di Milano, ipotesi che egli stesso aveva declinato affermando: “Credo che ognuno di noi debba fare il proprio mestiere, lo insegniamo ai nostri studenti e di conseguenza bisogna essere coerenti”.

La missione di Nuclitalia si inserisce in un contesto segnato da profonde trasformazioni nel panorama energetico internazionale. L’Italia, dopo aver abbandonato il nucleare con due referendum popolari (1987 e 2011), si trova oggi di fronte alla necessità di ripensare il proprio mix energetico in chiave di sicurezza e indipendenza, soprattutto alla luce delle tensioni geopolitiche che hanno messo sotto pressione i mercati dell’energia. In questo scenario, Nuclitalia – con Ferruccio Resta alla presidenza e Luca Mastrantonio nel ruolo di amministratore delegato – è chiamata a svolgere un’attività di analisi e ricerca sulla fattibilità tecnica, economica e sociale di un eventuale ritorno all’atomo.

Nonostante la lunga assenza dalla produzione energetica di origine nucleare, l’Italia conserva ancora competenze industriali di rilievo nel settore, posizionandosi al secondo posto in Europa dopo la Francia. Un know-how che si è dimostrato prezioso anche in ambito internazionale: nel 2022, infatti, furono proprio tecnici italiani a contribuire al riavvio dei reattori francesi di EDF, fermati per problemi di corrosione. La filiera nucleare nazionale non si è mai del tutto interrotta, anche grazie al lavoro delle università, che hanno continuato a formare specialisti attraverso corsi di laurea e programmi di dottorato in ingegneria nucleare.

In questo quadro, la scelta di affidare a Ferruccio Resta la guida di Nuclitalia assume un significato particolare: segna la volontà di affrontare un tema complesso e divisivo con un approccio scientifico, tecnico e non ideologico. Con un bagaglio di esperienze che unisce rigore accademico, visione strategica e capacità di interlocuzione con il mondo produttivo, Resta sembra incarnare il profilo più adatto a condurre un processo di valutazione che, al di là delle opinioni personali, richiederà competenza, trasparenza e capacità di costruire consenso. In un’Italia che guarda con sempre maggiore attenzione alla sovranità energetica, il suo contributo potrà rivelarsi determinante.

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