Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti: celebrati oggi i 150 anni di risparmio postale
Rovere (Poste Italiane): “Il risparmio postale rappresenta da sempre una voce molto importante dell’economia nazionale, un volano fondamentale per lo sviluppo del Paese”
Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti: festeggiati i 150 anni del risparmio postale alla presenza del Presidente Mattarella
Grazie al risparmio postale, nell’ultimo secolo e mezzo milioni di italiani hanno potuto portare a termine i propri progetti di vita e quelli dei loro familiari. Oggi, a Roma, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Poste Italiane, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno celebrato i 150 anni dal lancio dei Libretti postali e i 100 anni dall’istituzione dei Buoni fruttiferi postali.
La diffusione di questi strumenti finanziari, garantiti dallo Stato, emessi da CDP e distribuiti da Poste Italiane, ha contribuito a formare una vera e propria cultura del risparmio, che rappresenta uno dei punti di forza del sistema-Italia. All’evento hanno partecipato il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; i Presidenti di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, Giovanni Gorno Tempini e Silvia Maria Rovere; l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco; l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante; il Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco; oltre a rappresentanti delle istituzioni politiche, finanziarie italiane, ecclesiastiche e oltre 200 sindaci.
“Oggi celebriamo una partnership storica, tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, tra le istituzioni e i cittadini italiani che negli anni hanno affidato a CDP il proprio risparmio perché fosse salvaguardato, ma anche perché si trasformasse in crescita tangibile per le persone, le comunità, i territori. Queste risorse hanno contribuito a costruire, sviluppare e ammodernare le grandi reti infrastrutturali creando basi per il progresso del Paese. È una storia che dimostra che non serve clamore per lasciare un segno profondo. Che il valore del pubblico si costruisce ogni giorno, nella concretezza delle scelte e nel rispetto della fiducia ricevuta”, ha dichiarato il Presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini.
La storia del risparmio postale inizia nel 1875, quando i Libretti postali offrirono a milioni di italiani un modo sicuro e accessibile per depositare i propri risparmi. Grazie alla diffusione del Libretto postale, le Poste diventarono un’alternativa alle banche, soprattutto per i piccoli risparmiatori attraverso una rete capillare di uffici collocati anche in Comuni in cui l’accesso ai servizi finanziari era più limitato. Cinquant’anni dopo nacquero poi i Buoni fruttiferi postali, accolti con grande favore perché rappresentavano un investimento conveniente e che poteva essere rimborsato in ogni momento.
“Siamo molto orgogliosi di celebrare i 150 anni dei Libretti postali e il centenario dei Buoni fruttiferi che, nel corso di questi anni, hanno accompagnato la storia del nostro Paese e degli italiani che, in ogni epoca, hanno dato e continuano a darci fiducia, investendo i loro piccoli e grandi risparmi in prodotti affidabili, sicuri, redditizi e garantiti. Il risparmio postale rappresenta da sempre una voce molto importante dell’economia nazionale, un volano fondamentale per lo sviluppo del Paese che ha creato e continuerà̀ a creare benessere per la collettività̀”, ha dichiarato la Presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere.
Infatti, nel corso del tempo, il denaro raccolto grazie al risparmio postale di milioni di italiani è stato utilizzato da Cassa Depositi e Prestiti per finanziare la crescita del Paese, contribuendo a realizzare infrastrutture di trasporto, scuole, ospedali e altre opere orientate a migliorare la qualità̀ della vita dei cittadini. Nel corso degli anni, a queste attività̀ si è aggiunta anche quella di sostegno alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni, insieme all’impegno per promuovere lo sviluppo sostenibile all’estero, in particolare nelle economie emergenti.
La bonifica delle campagne alla fine del diciannovesimo secolo, la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908, la costruzione della Ferrovia Maremmana, l’ampliamento della rete telefonica e la costruzione di autostrade, sono solo alcuni degli esempi di ciò che Cassa Depositi e Prestiti ha potuto finanziare grazie alla raccolta del risparmio postale.
Già tra le due guerre mondiali il risparmio postale aveva assunto un ruolo cruciale: i depositi dei risparmiatori superarono di gran lunga i prelievi e, in un ventennio, aumentarono del 243%, fino a raggiungere il 18% del prodotto interno lordo dell’Italia nel 1942. La popolarità continua ancora oggi: il risparmio postale conta circa 27 milioni di sottoscrittori e ha raggiunto uno stock complessivo di circa 320 miliardi di euro.
“Da quasi due secoli il risparmio postale rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese, grazie alla fiducia di 27 milioni di cittadini che scelgono Buoni e Libretti postali. Cassa Depositi e Prestiti impiega queste risorse con responsabilità̀, sostenendo investimenti ad alto impatto economico, sociale e ambientale con un approccio che ha come obiettivo primario i benefici generati per la collettività̀. Questo è il significato più̀ profondo della missione di tutte le donne e gli uomini che lavorano in CDP: trasformare il risparmio in futuro, con la consapevolezza che lavorando con impegno possiamo rendere più̀ forte l’economia e la società̀ italiana”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco.
“Il risparmio postale è stato il potente motore che in 150 anni ha dato all’Italia la forza e la velocità per trasformarsi da Paese essenzialmente agricolo a potenza industriale. Sin da allora si è creato l’indissolubile legame tra Cassa depositi e prestiti e Poste Italiane, un binomio che si è rivelato sinonimo di sviluppo. Il sentimento profondo che unisce l’attitudine al risparmio dei cittadini, le risorse custodite nei prodotti di risparmio postale e gli investimenti che Cassa Depositi e Prestiti compie a beneficio dei territori, rappresentano un vero e proprio “patto sociale” che rimane saldissimo anche dopo un secolo e mezzo di storia”, ha commentato l’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante.
Infine, il 31 ottobre sarà̀ possibile sottoscrivere il “Buono Premium 4 anni”, riservato ai titolari di un Libretto di risparmio postale e dedicato alla raccolta di “Nuova Liquidità”. Il Buono ha una durata di quattro anni e riconosce un rendimento fisso, pari al 2,50% annuo lordo, corrisposto al momento del rimborso, e non prima della scadenza, al compimento del quarto anno dalla data di sottoscrizione.
Le dichiarazioni di Matteo Del Fante, Amministratore Delegato Poste Italiane, ad Affaritaliani
“Tutto conta, ogni goccia aiuta alla crescita, che è sicuramente il tema su cui tutti ci dobbiamo focalizzare. Noi cerchiamo di fare la nostra parte portando le risorse del risparmio a Cassa Depositi e Prestiti, e Dario poi deve sapientemente investirle”, ha dichiarato Del Fante.
“Se lo guardiamo da un punto di vista internazionale, siamo i più bravi. Non esiste al mondo un prodotto così diffuso e con dimensioni del risparmio così consistenti e, ovviamente, di matrice istituzionale come il risparmio postale. C’è qualcosa di simile in Francia, ci sono altri paesi che hanno prodotti simili, ma noi, in questi 150 anni, siamo stati sicuramente più bravi”, ha concluso Del Fante.
Le dichiarazioni di Dario Scannapieco, Amministratore Delegato CDP, ad Affaritaliani
“Lombardia, Lazio e Campania sono le tre regioni dove si raccoglie di più, ma il risparmio postale è diffuso su tutto il territorio. Ha delle caratteristiche peculiari: il risparmio postale è garantito, si può tornare in ogni momento nell’ufficio e ottenere, alla pari, quello che si è investito, a tassi crescenti. Ma soprattutto è una forma sicura ed è un modo per scommettere sul futuro del Paese. Ripeto: si risparmia perché si crede nel futuro del Paese. Noi crediamo che questo Paese possa avere un grande futuro”, ha affermato Scannapieco.
“La partnership con Poste ci consente di leggere con grande attenzione quelli che sono i desideri dei clienti e di sviluppare prodotti nuovi. Abbiamo anche modernizzato i canali attraverso i quali questi prodotti vengono distribuiti. Oggi bastano pochi click da un cellulare, quindi la cosa importante è rimanere al passo con i tempi, ascoltare le esigenze dei risparmiatori più giovani e offrire loro prodotti che consentano di investire per supportare il Paese, ma anche di assicurare un futuro a loro stessi”, ha continuato Scannapieco.
“Molte di queste risorse vengono investite, per esempio, nel venture capital. Cassa Depositi e Prestiti è il più grande player italiano del settore, e cerchiamo di far crescere l’ecosistema dell’innovazione. L’innovazione non è una cosa “spot”, è un ecosistema: bisogna far lavorare insieme startup, università, centri di ricerca e imprese più grandi. Noi, per esempio, cerchiamo di alimentare il mercato facendo crescere nuovi fondi che si sviluppino in Italia, oggi il nostro Paese è un po’ indietro rispetto ad altri, e investiamo direttamente, per esempio, su fondi dedicati all’intelligenza artificiale”, ha concluso Scannapieco.