Pulsee Luce e Gas lancia 'Memor.IA': l’AI per dare voce ai ricordi negati
Lubrani (Pulsee Luce e Gas): "Memor.IA è un progetto che ci coinvolge profondamente perché nasce dalle emozioni, parla alle emozioni e offre la possibilità di esprimersi a chi troppo spesso è rimasto inascoltato"
Pulsee Luce e Gas presenta 'Memor.IA': l’intelligenza artificiale dà voce ai ricordi mancati. Un progetto per i diritti, l’inclusione e la memoria emotiva collettiva
Un ricordo mai vissuto può comunque accendere un’energia nuova. Con questa consapevolezza Pulsee Luce e Gas, società per le utenze domestiche del gruppo Axpo Italia, ha presentato oggi il progetto Memor.IA, uno short documentary che utilizza l’intelligenza artificiale per ricostruire ricordi assenti, negati, dimenticati. Il tutto attraverso un racconto intimo e potente, che mette al centro persone reali e storie autentiche.
"Cuore, amore, tecnologia e energia sono le parole chiave di questo progetto", ha spiegato Alicia Lubrani, CEO di Pulsee Luce e Gas, aprendo la conferenza stampa. "Non è la prima volta che partecipiamo al Pride, e non è la prima volta che ci occupiamo attivamente di inclusione: i diritti sono parte integrante del nostro modo di fare impresa, sempre mettendo le persone al centro. Memor.IA è un progetto che ci coinvolge profondamente perché nasce dalle emozioni, parla alle emozioni e offre la possibilità di esprimersi a chi troppo spesso è rimasto inascoltato".
Il documentario, diretto da Niccolò Maria Pagani, è stato prodotto da Indiana Production su sviluppo creativo dell’agenzia GB22, con il supporto di un team di AI Directors coordinati da Guido Callegari. Le protagoniste e i protagonisti sono Bryan, Emma, Simone e Rossella, quattro persone che condividono esperienze segnate da discriminazioni e diritti negati. Ogni episodio è accompagnato dalla ricostruzione di un “ricordo mancante”, generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.
Bryan, uomo transgender, ha dovuto abbandonare la sua Verona dopo la transizione, trovandosi escluso dalla vita lavorativa e sociale. Emma, affetta da sindrome di Down, si è vista negare la possibilità di partecipare a una gita scolastica all’estero dalla sua insegnante. Simone, costretto su una sedia a rotelle, non ha potuto assistere a uno spettacolo per l’assenza di mezzi pubblici accessibili. Rossella, infine, ha vissuto in silenzio i disturbi depressivi della madre, senza ricevere diagnosi o sostegno, sentendosi per anni sbagliata.
"La parte più difficile del mio lavoro è stata creare una sinergia autentica con chi raccontava questi episodi di vita, spesso dolorosi", ha raccontato il regista Pagani. "Memor.IA mette in contatto le persone e le emozioni in modo vero, diretto. È un progetto che parla con la voce dei protagonisti, non li filtra né li idealizza".
Un elemento innovativo è stato l’apporto dell’intelligenza artificiale, che ha lavorato fianco a fianco con l’approccio tradizionale della narrazione. "L’intelligenza artificiale non sostituisce l’artista o il regista, ma può colmare piccoli gap, immaginando ciò che non c’è mai stato e offrendo una nuova possibilità di rappresentazione", ha spiegato uno degli AI Directors intervenuti durante l’evento. "Trovare il giusto equilibrio tra narrazione umana e digitale è stata la sfida più affascinante".
Memor.IA sarà proiettato in anteprima pubblica questa sera, 25 giugno, alle ore 20:15 in Piazza Lavater a Milano, in un evento gratuito e aperto alla cittadinanza. L’iniziativa è destinata a diventare un progetto più ampio nei prossimi mesi, con l’obiettivo di stimolare il dialogo intergenerazionale e promuovere una cultura inclusiva e consapevole.
Come sottolineato da Lubrani, Memor.IA si inserisce in un percorso di lungo periodo che vede Pulsee da anni in prima linea nel sostegno alla comunità LGBTQIA+. Dal 2020 con la Digital Parade, nata in piena pandemia, al Pride Year del 2021 che ha supportato Casa Arcobaleno, una delle realtà di punta dell’associazione Spazio Aperto Servizi, Pulsee ha accompagnato progetti dedicati all’autonomia e alla protezione delle persone LGBTQIA+ in situazioni di fragilità. Nel 2023 e nel 2024, la partecipazione attiva al Pride di Milano e Roma con un truck brandizzato ha portato visibilità e “energia” alla causa, confermando il legame tra l’azienda e il valore dei diritti umani.
Nel dicembre 2023, in occasione della 75ª Giornata Mondiale dei Diritti Umani, Pulsee ha lanciato anche Field For Rights, un progetto che ha unito sport e valori: i calciatori di AC Monza e Genoa CFC sono scesi in campo con felpe su cui campeggiavano parole tratte dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, come “Pace”, “Rispetto” e “Comunità”. Un gesto simbolico, ma forte, che ha trasformato un evento sportivo in uno spazio di inclusione.
L’attenzione ai diritti non si limita alle campagne istituzionali. Pulsee è stata anche partner del docufilm “SEYDOU – Il sogno non ha colore”, che affronta il tema del razzismo attraverso il racconto dell’attore Seydou Sarr e il suo dialogo con leggende del calcio. Una testimonianza potente sull’identità, il riscatto e la possibilità di sognare un futuro migliore, oltre ogni barriera.
In ogni progetto, ha ribadito Lubrani, la tecnologia è uno strumento, ma il cuore restano le persone: "La credibilità di un marchio si costruisce attraverso ascolto, inclusione, attenzione. Noi ci crediamo davvero. Memor.IA racconta ciò che non si è potuto vivere, e nel farlo accende una nuova possibilità. Le emozioni, anche quelle negate, possono essere un motore potente di cambiamento".