SB Italia, l’intervista al Direttore Generale e Consigliere Delegato Pietro Lanza su acquisizioni, AI Act e strategia del gruppo
Lanza (SB Italia): “Siamo un gruppo in forte crescita: ora entriamo in una nuova fase, fatta di espansione internazionale e aggregazione di competenze”
SB Italia punta all’Europa: l’intervista al Direttore Generale e Consigliere Delegato Pietro Lanza su acquisizioni, AI Act e strategia del gruppo
Il Gruppo SB Italia accelera il proprio percorso di crescita e si consolida come uno dei protagonisti della trasformazione digitale italiana ed europea. Negli ultimi tre anni l’azienda ha raddoppiato fatturato ed Ebitda, conquistando nuovi clienti nei settori strategici, pubblica amministrazione, sanità, financial services, manufacturing e investendo in piattaforme proprietarie, AI e competenze specialistiche. L’acquisizione della multinazionale olandese Archive-IT Group B.V., leader nella digitalizzazione dei processi presente anche in Belgio, Germania e Francia, rappresenta un punto di svolta: un passo concreto verso la costruzione di un gruppo tecnologico europeo basato su innovazione, sicurezza dei dati e sovranità digitale. In questo scenario si inserisce la nomina di Pietro Lanza come Direttore Generale e Consigliere Delegato di SB Italia, manager con un lungo percorso tra big tech, finanza, consulting e accademia. Con lui abbiamo approfondito visione, strategie e implicazioni della trasformazione in atto.
L’acquisizione di Archive-IT segna l’ingresso ufficiale di SB Italia in Europa. Qual è il significato strategico di questa operazione?
Lanza la definisce senza esitazione “una milestone fondamentale” per il gruppo. “Archive-IT rappresenta la prima operazione di acquisizione europea del gruppo, quindi per noi ha un’importanza enorme. Concretizza la volontà di andare oltre i confini nazionali”. L’ingresso non riguarda solo il mercato olandese, ma un’intera regione strategica: “Entriamo in mercati ad alto potenziale — Olanda, Belgio, Germania e Francia — grazie a un gruppo composto da quattro aziende con una solida presenza locale”. Lanza sottolinea che l’operazione amplia la capacità di SB Italia di portare le proprie piattaforme tecnologiche e competenze all’estero: “Archive-IT ci consente di portare nei mercati europei il nostro portafoglio, in particolare Docsweb, AgileSign e AI-Docs, che diventeranno parte dell’offering del gruppo”. E aggiunge un punto cruciale: “L’acquisizione non è un caso isolato. Non è la prima e non sarà l’ultima: continueremo con la crescita organica e con acquisizioni selettive, come da piano strategico definito con i nostri azionisti”.
Lanza spiega che Archive-IT porta con sé un valore specifico: la profonda conoscenza dei propri mercati verticali. “Possiede una forte esperienza in ambiti come l’healthcare e una comprensione dei contesti nazionali che sarà per noi fondamentale per accelerare l’ingresso in quei Paesi”. Le due realtà hanno modelli complementari, in particolare nei servizi documentali, nella gestione degli archivi e nei processi regolati. “Le nostre piattaforme si integrano perfettamente con l’esperienza operativa di Archive-IT. Questo ci permette di formulare un’offerta completa, dalla gestione fisica alla gestione digitale dei documenti e dei processi aziendali”.
SB Italia è stata la prima azienda italiana a ottenere la certificazione ISO 42001 sull’AI Management System. Cosa significa per voi questo risultato?
Lanza chiarisce che non si tratta di un traguardo “simbolico”: “Il tema delle certificazioni per noi è sostanziale. Non è un’etichetta formale, ma la conseguenza di un percorso strutturato. L’AI è al centro delle nostre strategie future e abbiamo ritenuto necessario integrare questo ambito tra quelli in cui siamo già certificati”. La certificazione riguarda sia lo sviluppo interno sia l’erogazione dei servizi basati su AI ai clienti: “È il modo per garantire qualità, sicurezza, trasparenza e affidabilità delle nostre piattaforme e dei nostri processi”.
Per quanto riguarda l’AI, SB Italia ha adottato un approccio di conformità anticipata. “Osserviamo con grande attenzione tutto il framework regolatorio europeo e italiano, come già facciamo in altri settori regolati in cui operiamo, per esempio nell’identità digitale e nelle firme digitali”. Lanza conferma che le soluzioni AI rilasciate dal gruppo sono già progettate in conformità con l’AI Act: “Abbiamo lanciato la piattaforma AI-Docs e diverse capabilities AI in piena conformità con l’AI Act. Naturalmente il quadro normativo evolve rapidamente, ma siamo pronti a recepire ogni aggiornamento”. Una parte rilevante del lavoro si svolge a stretto contatto con i clienti enterprise: “Siamo al fianco dei nostri clienti — tra cui molte delle maggiori imprese italiane ed europee — e partecipiamo ai loro tavoli di lavoro sull’AI. Per noi è un confronto fondamentale per l’evoluzione delle nostre piattaforme”.
In un contesto europeo sempre più attento a sovranità digitale e geopolitica dei dati, quali modelli di governance ritenete essenziali per garantire sicurezza, privacy e controllo alle organizzazioni pubbliche e private?
Lanza distingue il tema in due piani: il primo riguarda le piattaforme proprietarie di SB Italia che spiega essere “progettate con approccio di compliance by design: GDPR, best practice di data governance e data security. Effettuiamo analisi approfondite ancora prima dell’ingresso sul mercato”. Il secondo, invece, riguarda il lavoro svolto per i clienti.: “La nostra business unit Data & AI supporta i clienti nella gestione e protezione dei dati, con data platform che permettono di massimizzare i benefici dell’AI”. E una sintesi molto chiara: “Prima di parlare di AI, dobbiamo parlare di dati. Sono l’input fondamentale. Le nostre piattaforme — e le architetture dati che realizziamo — sono agnostiche rispetto alle tecnologie e permettono ai clienti di costruire roadmap data & AI solide”.
Quali sono le vostre principali partnership tecnologiche e come contribuiscono al vostro modello di sviluppo?
Lanza spiega che il modello di partnership è multilivello: “Collaboriamo con gli hyperscaler per infrastrutture cloud e servizi AI e con i principali solution provider in ambito data, AI e analytics”. Utile anche la rete di partner implementativi: “Collaboriamo con realtà come le grandi società di consulenza strategica, di processo e system integration: molte di loro sono clienti che hanno sperimentato i benefici delle nostre piattaforme, e per questo sono partner efficaci nell’implementarle presso i loro clienti”.” Sono partner fondamentali per portare le nostre soluzioni di trasformazione digitale ai clienti finali”.
Lei proviene da big tech, consulenza, fintech e mondo accademico. Che contributo porterà in questa fase?
Lanza vede la propria nomina come parte naturale di un progetto più ampio: “SB Italia è stata progettata fin dall’inizio come una piattaforma inclusiva e aggregante di esperienze diverse. Questo modello ha permesso al gruppo di diventare uno dei principali player europei”. Oggi però serve un ulteriore salto: “La nostra sfida è accelerare la crescita, organicamente e tramite acquisizioni. Per questo i nostri azionisti hanno scelto di allargare il management team”. Sul piano personale: “Metterò a disposizione le competenze maturate nelle big tech, nella consulenza, nel fintech e nella finanza. Il gruppo diventa sempre più internazionale e necessita di un management che massimizzi asset tecnologici e umani”. E conclude con una prospettiva chiara: “Il Gruppo crescerà ulteriormente, prevediamo infatti nuove aggregazioni e acquisizioni. Sarà fondamentale valorizzare le persone che hanno fin qui contribuito e le nuove che entreranno nel progetto per contribuire alla crescita del gruppo nel medio termine”.