Snam, pubblicati i risultati dei primi nove mesi del 2025: ricavi a €2,8 miliardi e utile netto pari a €1,10 miliardi

Scornajenchi (Snam): "Tutti gli indicatori sono in crescita e testimoniano la solidità del Gruppo in un contesto globale incerto"

di Redazione Corporate
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Snam chiude i primi nove mesi dell’anno 2025 con ricavi a €2,8 miliardi, utile netto in crescita pari a €1,10 miliardi ed EBITDA a €2,2 miliardi

Snam conclude i primi nove mesi del 2025 con risultati in miglioramento, confermando solidità industriale e finanziaria in un contesto globale ancora volatile. La domanda di gas è cresciuta del 2%, mentre EBITDA e utile netto adjusted sono aumentati rispettivamente del 6,6% e del 10,0%. Migliorata anche la guidance 2025.

Nel periodo, gli investimenti hanno raggiunto 1.767 milioni di euro, con oltre 850 cantieri attivi, in crescita del 19% rispetto a settembre 2024. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 17.426 milioni di euro, in riduzione rispetto al 30 giugno 2025. Gli stoccaggi risultano riempiti al 92% a fine settembre, un livello superiore del 10% alla media europea. Forte anche l’import di GNL, che registra un +38,5% di volumi immessi rispetto allo stesso periodo del 2024, e l’export, cresciuto a 1,5 miliardi di metri cubi rispetto agli 0,3 miliardi del settembre 2024.

Sul fronte industriale, Snam ha siglato un accordo di esclusiva per l’acquisizione di Higas e la conversione del deposito costiero GNL di Oristano in terminale FSRU. In ambito finanziario, è stato rinnovato il programma Euro Medium Term Notes (EMTN), è stato raggiunto l’86% di funding sostenibile e, per il quinto anno consecutivo, Snam ha ottenuto il Gold Standard delle Nazioni Unite per la riduzione delle emissioni di metano.

Nei primi nove mesi del 2025 i ricavi totali sono pari a 2.846 milioni di euro (+7,4% rispetto al 2024), sostenuti dal business delle infrastrutture gas. L’EBITDA adjusted si attesta a 2.227 milioni di euro (+6,6%) e l’utile netto adjusted a 1.096 milioni (+10,0%), grazie alla crescita dell’EBITDA e al maggiore contributo delle società partecipate. Il costo del debito resta stabile al 2,6%. Confermati investimenti per 1.767 milioni di euro, di cui il 57% allineato agli SDG e il 35% alla Tassonomia europea.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato un acconto dividendo 2025 pari a 0,1208 euro per azione, in crescita del 4%, con pagamento dal 21 gennaio 2026. “Tutti gli indicatori sono in crescita e testimoniano la solidità di Snam in un contesto globale incerto,” ha dichiarato l’Amministratore Delegato Agostino Scornajenchi. “La performance dei nove mesi e la flessibilità finanziaria ci consentono di migliorare la guidance 2025 di EBITDA, utile netto e indebitamento netto.”

Alla luce dei risultati, Snam aggiorna la guidance 2025: EBITDA adj previsto a circa 2,95 miliardi di euro, utile netto adj atteso a circa 1,42 miliardi e indebitamento netto stimato a circa 18 miliardi di euro. Confermata la RAB tariffaria a 26,2 miliardi di euro e un piano investimenti di 2,9 miliardi per l’anno.

Al 30 settembre 2025 gli impianti di biogas/biometano in esercizio sono 35, invariati rispetto ai primi nove mesi del 2024, con potenza installata di 43 MW (40 MW nei primi nove mesi 2024). L’incremento della potenza è dovuto alla riconversione da biogas a biometano di quattro impianti. Il backlog dell’efficienza energetica si attesta a 1.390 milioni di euro, in crescita di 175 milioni rispetto al 30 settembre 2024, trainato soprattutto dai segmenti industriale e Pubblica Amministrazione.

Snam continuerà a monitorare la situazione geopolitica e ad avanzare nelle attività previste, tra cui la possibile acquisizione del 24,99% di Open Grid Europe e il progetto FSRU di Oristano. Il Gruppo ribadisce l’impegno a mantenere una struttura finanziaria solida e a sostenere la sicurezza energetica nazionale.

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