SNEBI, rinnovato il contratto collettivo dei Consorzi di bonifica per il biennio 2025-2026
Gargano (SNEBI): "In una realtà, dove le enormi sfide legate ai cambiamenti climatici non possono prescindere dall’innovazione, è necessario ragionare senza dualismi"
SNEBI: accordo raggiunto con i sindacati per il rinnovo del contratto collettivo dei Consorzi di bonifica 2025-2026
Lo SNEBI (Sindacato Nazionale Enti Bonifica ed Irrigazione) e le organizzazioni sindacali di categoria FLAI-CGIL, FAI-CISL e FILBI-UIL hanno raggiunto un’intesa sul rinnovo degli aspetti economici del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Consorzi di bonifica, valido per il biennio 2025-2026. L’accordo, siglato a breve distanza dalla scadenza del contratto precedente, testimonia l’efficienza di un comparto che si distingue per relazioni industriali moderne, costruttive e orientate alla qualità.
Il rinnovo introduce significative novità economiche e normative, tra cui una revisione della classificazione del personale che punta a valorizzare competenze, capacità operative e spirito di collaborazione tra le diverse componenti del sistema. A sottolineare l’importanza dell’intesa è il Presidente di SNEBI, Alessandro Folli, che ha dichiarato: “Il rinnovo del contratto ha confermato, ancora una volta, la validità di un sistema di relazioni industriali, fondato sul dialogo continuo, capace di sostenere competitività ed occupazione, contribuendo a valorizzare sempre più il ruolo dei Consorzi di bonifica”.
Il Segretario Nazionale di SNEBI, Massimo Gargano, ha aggiunto: “In una realtà, dove le enormi sfide legate ai cambiamenti climatici non possono prescindere dall’innovazione, è necessario ragionare senza dualismi, ritenendo fondamentale il confronto tra le Parti, al fine di trovare soluzioni condivise per la competitività e la crescita. L’Italia è un Paese, che sui mercati mondiali vince con i valori originali e distintivi della bellezza di ambiente, storia, cultura, arte e cibo che non hanno pari: tutto ciò deve però esprimersi in territori sicuri, ordinati e con un’agricoltura, che senza acqua non esisterebbe. I Consorzi di bonifica, i loro amministratori, i collaboratori trovano anche nel Contratto Collettivo, uno strumento per valorizzare sensibilità, competenze e capacità di procedere insieme”.
Il risultato raggiunto rappresenta un esempio concreto di come il dialogo tra le parti sociali possa contribuire in modo decisivo alla crescita e alla stabilità di un settore fondamentale per la sicurezza del territorio e per il futuro dell’agricoltura italiana.