Terna: approvati i risultati al 30 giugno 2025 con ricavi a € 1,8 miliardi e utile netto a € 587,7 milioni

Di Foggia (Terna): "Chiudiamo la prima metà del 2025 con risultati positivi nei principali indicatori economico-finanziari, che confermano la solidità delle azioni strategiche intraprese"

di Redazione Corporate
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Terna: pubblicati i risultati al 30 giugno 2025 con ricavi a € 1,8 miliardi e utile netto a € 587,7 milioni ed EBITDA a €1,3 miliardi

Il Consiglio di Amministrazione di Terna, riunitosi oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2025, illustrati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia.

In un contesto macroeconomico ancora caratterizzato da elementi di incertezza che potrebbero influenzare negativamente la crescita economica mondiale, tra cui le tensioni geopolitiche e quelle commerciali legate all’introduzione di misure protezionistiche, Terna ha proseguito il suo percorso di generazione di valore facendo registrare una crescita dei principali indicatori economico-finanziari.

Nel primo semestre, il Gruppo ha accelerato gli investimenti per lo sviluppo e la sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale e per la transizione energetica, registrando un nuovo primato per il periodo. Da gennaio a giugno del 2025, infatti, Terna ha investito oltre 1,3 miliardi di euro, con una crescita del 26,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel secondo trimestre del 2025 Terna ha effettuato investimenti per 757,2 milioni di euro (+35,3% sul medesimo trimestre del 2024).

“Chiudiamo la prima metà del 2025 con risultati positivi nei principali indicatori economico-finanziari, che confermano la solidità delle azioni strategiche intraprese e ci consentono di guardare con fiducia al  perseguimento degli obiettivi indicati nell’aggiornamento del Piano Industriale 2024-2028”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Anche nel secondo trimestre dell’anno è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti. Gli oltre 1,3 miliardi di euro impegnati dall’inizio del 2025 testimoniano il valore strategico delle infrastrutture di rete di Terna, fondamentali per ridurre la dipendenza da fonti estere di approvvigionamento, aumentare il livello di sicurezza energetica nazionale ed abilitare la decarbonizzazione. Allo stesso tempo, continuiamo ad investire sull’attrazione di talenti e sulla formazione e sviluppo delle competenze delle nostre persone, affinchè si sentano parte attiva nella gestione delle sfide che l’attuale complessità del sistema elettrico impone”, ha aggiunto l’AD di Terna.

I ricavi del primo semestre 2025, pari a 1.894,2 milioni di euro, registrano un aumento di 139,8 milioni di euro (+8,0%) rispetto al corrispondente periodo del 2024. Tale risultato è dovuto in prevalenza alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, imputabile principalmente all’impatto sul corrispettivo di trasmissione e dispacciamento dell’aggiornamento tariffario, parzialmente compensato da una riduzione degli incentivi output based. Significativo anche il contributo delle Attività Non Regolate che riflettono principalmente l’incremento dei ricavi del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg Cables. Nel secondo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 10,7% a 992,4 milioni di euro (896,3 milioni nello stesso periodo del 2024).

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del primo semestre 2025 si attesta a 1.359,8 milioni di euro, in crescita di 102,6 milioni di euro (+8,2%) rispetto ai 1.257,2 milioni di euro del primo semestre 2024, principalmente grazie al risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al secondo trimestre del 2025 mostra un incremento del 12,5% a 707,8 milioni di euro (629,3 milioni nello stesso periodo del 2024). L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 446,8 milioni di euro, si attesta a 913,0 milioni di euro, rispetto ai 836,1 milioni di euro dei primi sei mesi del 2024 (+9,2%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 76,4 milioni di euro, rilevano un incremento di 13,0 milioni di euro rispetto ai 63,4 milioni del primo semestre 2024, dovuto essenzialmente all’erogazione di nuovi finanziamenti e alla riduzione dei proventi finanziari rilevati nel periodo, parzialmente compensati da maggiori oneri capitalizzati. Il risultato ante imposte si attesta a 836,6 milioni di euro, in aumento di 63,9 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2024 (+8,3%).

Le imposte del periodo sono pari a 249,1 milioni di euro, in aumento di 21,9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2024 (+9,6%), principalmente per effetto del maggior risultato ante imposte. Il tax rate si attesta pertanto al 29,8%, in lieve aumento rispetto al dato del primo semestre 2024 (29,4%). L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 587,7 milioni di euro, in crescita di 42,9 milioni di euro rispetto ai 544,8 milioni del primo semestre 2024 (+7,9%). Nel secondo trimestre, l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 12,9% a 312,4 milioni di euro (276,6 milioni nello stesso periodo del 2024).

La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2025 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 7.508,0 milioni di euro, a fronte dei 7.524,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 11.969,8 milioni di euro, rispetto agli 11.160,4 milioni di euro di fine 2024, a supporto dell’importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più sicuro ed efficiente.

Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.319,3 milioni di euro, in crescita del 26,6% rispetto ai 1.042,4 milioni del corrispondente semestre del 2024. Tra i principali progetti del periodo si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna. A maggio, è stata completata la posa, iniziata a febbraio 2025, del cavo sottomarino del primo polo del ramo est, quello fra Campania e Sicilia.

A ciò si aggiungono gli avanzamenti del collegamento tra la Toscana, la Corsica e la Sardegna (Sa.Co.I.3), dell’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche (per cui, a luglio, è stato avviato il cantiere della stazione di conversione nelle Marche), e quelli delle opere per incrementare l’affidabilità della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici ‘Milano-Cortina 2026’. Procedono inoltre le attività realizzative dei collegamenti Bolano-Annunziata, fra la Calabria e la Sicilia; Chiaramonte Gulfi-Ciminna (per cui a luglio sono stati avviati i cantieri) e Paternò-Pantano-Priolo, fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia; Colunga-Calenzano, fra Emilia-Romagna e Toscana, e Cassano-Chiari, in Lombardia.

A tali interventi si affianca il proseguimento del piano di installazione di apparecchiature a beneficio della sicurezza della rete, fra cui compensatori sincroni, reattori e resistori stabilizzanti, per complessivi 69,8 milioni di euro investiti nel primo semestre del 2025. I dipendenti del Gruppo, a fine giugno 2025, sono pari a 6.765, in crescita di 345 unità rispetto al 31 dicembre 2024. L’incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo e alla copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dell’ambizioso piano di investimenti previsto dall’aggiornamento del Piano Industriale 2024–2028.

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