Terna, pubblicati i risultati al 30 settembre 2025: ricavi a €2,8 miliardi e utile netto a €852,7 milioni

Di Foggia (Terna): "Questi risultati confermano la solidità del Gruppo e ci permettono di creare valore per gli azionisti, a cui oggi confermiamo un acconto sul dividendo in linea con la dividend policy"

di Redazione Corporate
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Terna consolida la crescita con investimenti oltre i 2 miliardi e risultati economici in aumento nei primi nove mesi del 2025: rafforzata la rete elettrica nazionale e il percorso di transizione energetica

Il Consiglio di Amministrazione di Terna, riunitosi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2025 presentati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia. Nei primi nove mesi dell’anno, il fabbisogno elettrico nazionale è stato pari a 233,3 TWh, con il 42,7% coperto da fonti rinnovabili.

In questo scenario, Terna registra un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari e una forte accelerazione degli investimenti a supporto della transizione energetica e della sicurezza del sistema elettrico. Nei nove mesi, gli investimenti hanno raggiunto 2.087,5 milioni di euro, in crescita del 22,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre l’EBITDA ha superato i 2 miliardi di euro.

Questi risultati confermano la solidità del Gruppo Terna e ci permettono di creare valore per gli azionisti, a cui oggi confermiamo un acconto sul dividendo in linea con la dividend policy”, ha commentato Giuseppina Di Foggia. L’AD ha sottolineato inoltre il ruolo determinante della rete di trasmissione nello sviluppo del Paese, richiamando anche il successo dell’asta MACSE, che ha reso l’Italia un benchmark internazionale nello stoccaggio elettrico.

I ricavi dei primi nove mesi del 2025 si attestano a 2.882,3 milioni di euro, in aumento dell’8,9% grazie soprattutto alla crescita delle Attività Regolate e al contributo delle Attività Non Regolate, con performance positive del business Equipment (Gruppi Tamini e Brugg Cables) e del business Energy Services. Nel terzo trimestre, i ricavi sono saliti del 10,6% a 988,1 milioni.

L’EBITDA del periodo raggiunge 2.026,3 milioni di euro (+7,1%), mentre quello del terzo trimestre cresce del 5,0% a 666,5 milioni. L’EBIT è pari a 1.347,8 milioni (+7,2%). Gli oneri finanziari netti aumentano a 131,7 milioni per effetto dei nuovi finanziamenti e della riduzione dei proventi finanziari, mentre il risultato ante imposte raggiunge 1.216,1 milioni (+5,6%). Le imposte ammontano a 362,4 milioni, con un tax rate del 29,8%. L’utile netto di Gruppo cresce a 852,7 milioni (+4,9%), mentre nel terzo trimestre si attesta a 265 milioni.

Al 30 settembre 2025, il patrimonio netto consolidato è pari a 7.768,1 milioni e l’indebitamento finanziario netto sale a 11.669,2 milioni per sostenere il forte incremento degli investimenti. Gli investimenti totali del periodo, pari a 2.087,5 milioni, includono l’avanzamento dei principali progetti di rete, tra cui Tyrrhenian Link, Adriatic Link, Sa.Co.I.3, i lavori legati ai Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026 e diversi collegamenti strategici tra regioni e aree di mercato. Proseguono inoltre le installazioni di apparecchiature per la sicurezza della rete (circa 88 milioni investiti) e il rinnovo delle linee aeree, con 767 km di terne sostituite e 11 macchine rinnovate.

A fine settembre, i dipendenti del Gruppo sono 6.922 (+502 rispetto a dicembre 2024), crescita collegata all’avanzamento del Piano Industriale 2024-2028, alle recenti acquisizioni e al potenziamento delle competenze interne. Nel trimestre, si segnala la prima asta MACSE, che ha assegnato 10 GWh di capacità di accumulo nel Sud e nelle isole, con una domanda oltre quattro volte l’offerta e un prezzo medio molto inferiore al premio di riserva. Terna ha inoltre completato l’acquisizione del 100% di Rete 2 S.r.l. da Areti S.p.A., avviato la posa del primo cavo del ramo ovest del Tyrrhenian Link, inaugurato il Terna Innovation Zone Adriatico ad Ascoli Piceno ed esteso la cooperazione internazionale con NPC Ukrenergo e con la nuova “TSO Innovation Alliance”. ARERA, nel frattempo, ha confermato per il 2026 il WACC al 5,5%.

Sul fronte della finanza, Terna ha sottoscritto accordi per 1,5 miliardi di euro per sostenere l’Adriatic Link e ha lanciato con successo il suo primo European Green Bond single tranche da 750 milioni, con richieste quasi quintuple rispetto all’offerta. A settembre si è anche concluso il programma di acquisto di azioni proprie ESG-linked per 9 milioni di euro (1.060.499 azioni).

Nella parte finale dell’anno, Terna prevede un contesto macroeconomico globale incerto, ma continuerà a perseguire le priorità del Piano Industriale: accelerazione degli investimenti regolati, sviluppo delle rinnovabili e delle interconnessioni, digitalizzazione della rete e completamento dei progetti dedicati ai Giochi Milano Cortina 2026. Proseguiranno inoltre le attività legate ai meccanismi ARERA output-based e il rafforzamento delle competenze nelle Attività Non Regolate, grazie alla riorganizzazione di Terna Energy Solutions e al ruolo delle controllate Altenia, Tamini e Brugg Cables.

Per il 2025, il Gruppo prevede ricavi per 4,03 miliardi, un EBITDA di 2,70 miliardi e un utile netto di 1,08 miliardi, con un target investimenti di 3,4 miliardi. Terna conferma anche la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario 2025 pari a 11,92 centesimi per azione, per un totale di 239.079.126,86 euro, in pagamento dal 26 novembre. Le azioni proprie (4.294.627) restano escluse dalla distribuzione, in conformità alle norme e al regolamento dei piani Performance Share.

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