Torino, AXA Italia: quinta tappa del ciclo "Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio"

D’Abbondanza (AXA Italia): "Serve un impegno collettivo e trasversale, dove ogni soggetto, a diversi livelli, si assuma la propria responsabilità nell’ambito dell’adattamento e della prevenzione"

di Caterina Nicau Castanho
Corporate - Il giornale delle imprese

AXA Italia a Torino per affrontare il cambiamento climatico: prevenzione, analisi e collaborazione per costruire resilienza

Si è tenuto oggi a Torino il quinto appuntamento del ciclo di incontri promosso da AXA Italia dal titolo “Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio – AXA incontra il territorio”, un’iniziativa volta a sensibilizzare istituzioni, imprese e cittadini sui rischi crescenti legati alla crisi climatica e sulle strategie di prevenzione necessarie. L’evento ha ricevuto il patrocinio di ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative) e del Comune di Torino.

Il nostro Paese è tra i più esposti d’Europa alle conseguenze di eventi climatici estremi. Quasi il 94% dei comuni italiani è soggetto a frane, alluvioni ed erosione costiera, e oltre l’80% degli edifici si trova in aree con un livello di rischio almeno medio. A questa già precaria situazione si aggiunge l’impatto crescente del cambiamento climatico, che nel solo 2023 ha visto un aumento del 16% delle catastrofi naturali rispetto all’anno precedente, con ben 378 episodi estremi e costi economici superiori ai 16 miliardi di euro, segnando un record europeo. Nonostante ciò, solo il 7% di abitazioni e aziende italiane è attualmente assicurato contro eventi come terremoti e alluvioni.

Nel contesto torinese, AXA ha presentato un’approfondita analisi scientifica sui potenziali scenari climatici della regione Piemonte da qui al 2050, condotta in collaborazione con AXA Climate, la società del gruppo che integra competenze avanzate in climatologia e scienza dei dati. Lo studio ha individuato tre principali aree di rischio per il territorio: temperature estreme, alluvioni e stress idrico.

I modelli previsionali indicano un aumento consistente delle temperature nella regione. Le aree centro-orientali del Piemonte potrebbero sperimentare ogni anno fino a 7-8 giornate con temperature percepite all’ombra superiori ai 40°C. Torino e Alessandria, in particolare, vedranno aumentare sensibilmente i giorni con picchi sopra i 35°C: rispettivamente con quasi 12 e 30 giornate in più all’anno rispetto alla media del periodo 1985-2014. Il capoluogo piemontese arriverà inoltre a registrare oltre 41 giorni all’anno con temperature sopra i 31°C, sei volte in più rispetto al passato. Le ondate di calore, quindi, si profilano come una minaccia concreta per la salute pubblica e per la continuità produttiva del tessuto industriale piemontese.

Anche le piogge intense, sempre più frequenti, pongono rischi significativi. Le infrastrutture critiche, come l’autostrada A5 tra Torino e Aosta, potrebbero subire impatti diretti con allagamenti fino a 130 cm in determinati tratti. Le inondazioni fluviali, invece, preoccupano soprattutto per la loro incidenza sulla Pianura Padana, una delle zone agricole più produttive, situata in prossimità di numerosi corsi d’acqua. Un’ulteriore minaccia riguarda lo stress idrico, che entro il 2050 colpirà in particolare il sud del Piemonte, dove oltre il 40% delle risorse idriche sarà utilizzato. Settori fondamentali come la viticoltura nelle Langhe rischiano pesanti ripercussioni, con un incremento medio dello stress idrico dal 31% attuale al 44%.

Durante l’evento, è stato inoltre presentato un innovativo strumento sviluppato da AXA Altitude – realtà all’interno di AXA Climate – pensato per supportare le aziende nell’identificazione e gestione dei rischi climatici a livello globale. Questo tool consente di valutare in pochi minuti l’esposizione dei siti produttivi ai cambiamenti climatici, calcolarne gli impatti finanziari e proporre le strategie di adattamento più efficaci. Le funzionalità includono anche il monitoraggio continuo delle misure implementate e la produzione di report per la sostenibilità, il tutto supportato da una vasta rete di esperti e database internazionali.

La tavola rotonda che ha animato la giornata ha visto il contributo di numerose figure istituzionali e del mondo produttivo: dopo gli interventi introduttivi di Chiara Foglietta (Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Torino), del Presidente della Regione Alberto Cirio e del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, si sono susseguite le analisi di Umberto Guidoni (Co-Direttore Generale di ANIA), Secondo Barbero (Direttore Generale ARPA Piemonte), Giorgia Garola (Presidente Amma – Unione Industriali Torino), Filippo Emanuelli (CEO di Belfor Italia), Paola Veglio (CEO di Brovind Vibratori) e Riccardo Gili (responsabile antifrode e innovazione sinistri di AXA Italia). Ha chiuso l’incontro Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte.

Nel corso del dibattito, le aziende partecipanti hanno condiviso le proprie esperienze dirette con gli effetti del cambiamento climatico, illustrando le misure di gestione del rischio già adottate e proponendo nuove soluzioni operative. L’accento è stato posto sull’importanza di strategie comuni, strumenti di previsione affidabili e sulla necessità di rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato per accrescere la resilienza del territorio.

Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia, ha sottolineato: “Prosegue il nostro impegno sul territorio italiano con il ciclo di incontri dedicati ai cambiamenti climatici, giunti al quinto appuntamento, per proporre strategie concrete di mitigazione e prevenzione. In AXA crediamo nella necessità di accompagnare la società nella transizione climatica con un approccio a 360° consapevoli del ruolo sociale che, come assicuratori, possiamo avere, offrendo protezione alle persone di fronte ai rischi e alle grandi sfide globali, come il cambiamento climatico. E per farlo, intendiamo agire su due fronti: promuovere una cultura della prevenzione, con un approccio scientifico guidato dai dati, fondamentali per formulare stime e previsioni, e orientato a individuare soluzioni concrete, e diffondere una sempre maggiore consapevolezza condivisa, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, su un tema centrale e urgente per il futuro della società”.

A confermare l’importanza di una maggiore copertura assicurativa, è stato l’intervento di Umberto Guidoni di ANIA: “A sei mesi dalla conclusione dell’iter che porterà tutte le imprese ad essere assicurate in virtù dell’obbligo di legge, è aumentata la consapevolezza del valore di questa copertura come strumento di protezione, non solo del patrimonio immobiliare, ma anche e soprattutto della continuità produttiva. Per questo abbiamo accolto con favore quanto emerso all’assemblea dell’ANIA e cioè che la protezione dai rischi legati al cambiamento climatico è un tema sempre più al centro dell’agenda del Governo”.

Claudia Porchietto, nel suo intervento finale, ha evidenziato il ruolo del Piemonte nella risposta alla crisi climatica: “Siamo lieti di accogliere a Torino una tappa così significativa del ciclo di incontri promossi da AXA Italia dedicati alla prevenzione e mitigazione dei rischi climatici. Il cambiamento climatico è una sfida che impatta direttamente sulla sicurezza, sulla salute e sulla sostenibilità dei nostri territori. Lo studio presentato oggi evidenzia dati che riguardano da vicino la nostra Regione e la città di Torino: un futuro caratterizzato da temperature torride, eventi meteorologici estremi e criticità infrastrutturali richiede una risposta immediata, integrata e condivisa. È essenziale promuovere una cultura della prevenzione, dotare le istituzioni e le imprese di strumenti scientifici adeguati, e rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato per rendere il nostro tessuto sociale ed economico più resiliente”.

L'intervista di Affaritaliani a Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer AXA Italia

Letizia D’Abbondanza, Chief Customer & External Communication Officer del Gruppo AXA Italia, ha sottolineato, ai microfoni di Affaritaliani, come questo ciclo di incontri nasca dalla volontà di instaurare un dialogo costruttivo con il territorio. L'obiettivo, ha spiegato, è coinvolgere istituzioni locali e nazionali, associazioni di categoria, agenti e compagnie assicurative su un tema che per AXA è prioritario e ormai sempre più urgente: il cambiamento climatico.

"Vogliamo affrontarlo con un approccio diverso, basato sui dati – ha affermato – perché la consapevolezza nasce innanzitutto dalla comprensione di cosa sta accadendo a livello locale." Questo obiettivo viene perseguito attraverso l’impegno di AXA Climate, una realtà del gruppo che lavora con oltre venti esperti internazionali tra climatologi e data scientist, in grado di fornire proiezioni sull’evoluzione dei rischi ambientali nel territorio nei prossimi 25 anni. 

Lo studio scientifico presentato, ha sottolineato, consente di comprendere in modo chiaro l’impatto che il cambiamento climatico avrà sulla vita delle persone, sulle aziende e sull’intero tessuto economico del Piemonte e della città di Torino. "Per noi è un approccio distintivo, perché ci permette di costruire soluzioni basandoci su dati concreti e su ciò che realmente accade nei singoli territori", ha aggiunto.

Nel solo 2024, AXA ha gestito oltre 8.000 sinistri legati a eventi climatici estremi in Piemonte, con rimborsi per un totale di 30 milioni di euro, di cui una parte significativa solo nell’area torinese. "Non vogliamo limitarci a pagare i danni – ha precisato – ma vogliamo soprattutto essere protagonisti nella prevenzione, perché conosciamo bene l’impatto sociale di questi eventi".

L’obiettivo di questi incontri è duplice: da un lato, aumentare la consapevolezza attraverso un approccio scientifico e basato su evidenze, e dall’altro, facilitare il dialogo tra tutti gli attori responsabili del cambiamento, affinché si agisca in modo più tempestivo e coordinato. "Il cambiamento climatico è un problema complesso – ha dichiarato – e proprio per questo richiede soluzioni articolate e condivise. Serve un impegno collettivo e trasversale, dove ogni soggetto, a diversi livelli, si assuma la propria responsabilità nell’ambito dell’adattamento e della prevenzione".

Letizia D'Abbondanza ha poi illustrato le tre principali direttrici dell’impegno di AXA: la prima è la collaborazione con l’università Luiss attraverso la creazione di una cattedra dedicata, l’AXA Research Lab on Climate Change Risk in Justice, che analizza l’impatto sociale del cambiamento climatico e il ruolo che le assicurazioni possono svolgere per mitigarne gli effetti, soprattutto sulle fasce più vulnerabili della popolazione. La seconda direttrice è rappresentata proprio da questo roadshow, giunto alla sua quinta tappa ma destinato a toccare tutte le regioni italiane, con l'obiettivo di portare strumenti, dati e consapevolezza in ogni parte del Paese.

La terza, più operativa, riguarda la gestione dei sinistri catastrofali. "Abbiamo scelto di agire in modo rapido ed efficace – ha spiegato – sviluppando un servizio innovativo, Prometeo, che grazie all’analisi dei dati ci consente di allertare in anticipo i clienti esposti a potenziali rischi, tramite SMS e notifiche push." Il servizio fornisce anche indicazioni pratiche su come comportarsi durante un evento climatico estremo e, una volta terminata l’emergenza, offre un accesso diretto e immediato all’apertura del sinistro, facilitando l’intervento delle società di recovery e accelerando il ritorno alla normalità, sia per le famiglie sia per le imprese. Vogliamo accompagnare i nostri clienti non solo nel momento del bisogno, ma anche prima che il danno si verifichi – ha concluso – perché la prevenzione è il primo e più efficace strumento di protezione".

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