Un nuovo patto per le competenze: la formazione continua come infrastruttura strategica per la crescita
Le competenze diventano un’infrastruttura strategica, tanto importante quanto le reti di trasporto o quelle digitali
Formazione continua e alleanze tra pubblico e privato: il modello ConnectED Mind per colmare la crisi globale delle competenze
La carenza di competenze è oggi una delle principali sfide per i sistemi economici avanzati. Lo skill gap rappresenta una minaccia concreta alla competitività delle imprese, alla capacità di innovare e, più in generale, alla coesione sociale. Non si tratta solo di un tema occupazionale, ma della sostenibilità stessa dei modelli produttivi e del futuro del lavoro.
Jamie Dimon, CEO di J.P. Morgan, ha sintetizzato chiaramente la questione affermando che nessun soggetto può affrontare da solo una crisi come questa, ma è necessario un impegno congiunto di imprese, istituzioni e mondo della formazione. Secondo Dimon, serve un cambiamento radicale nel modo in cui prepariamo le persone al lavoro del futuro. Non è più sufficiente pensare alla formazione come a una fase limitata all’inizio della carriera: è necessario costruire un sistema che permetta a ciascuno di imparare, adattarsi e crescere in modo continuo.
Questo cambio di paradigma richiede di superare le barriere tradizionali tra istruzione e lavoro, avvicinando il mondo della formazione a quello produttivo. Le competenze devono essere aggiornate in modo costante e rese accessibili a tutte le fasce di età, in un contesto in cui l’innovazione tecnologica modifica rapidamente mansioni e professioni.
In questo quadro si inserisce la nascita di ConnectED Mind, una startup promossa da SPES Academy “Carlo Azeglio Ciampi” nell’ambito di un accordo tra Fondazione AISES e Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’iniziativa si propone di costruire un ecosistema formativo ibrido uomo-macchina, capace di accompagnare persone, imprese e territori nell’era dell’economia ad alta intensità tecnologica. La piattaforma punta a integrare apprendimento modulare, intelligenza artificiale applicata alla formazione, aggiornamento continuo, micro-certificazioni e orientamento personalizzato, creando percorsi adattivi in grado di supportare lo sviluppo delle competenze in modo dinamico.
Il modello che emerge è quello di una formazione che non rappresenta più un momento isolato, ma una condizione permanente della vita professionale. Le competenze diventano un’infrastruttura strategica, tanto importante quanto le reti di trasporto o quelle digitali. La loro costruzione e manutenzione richiede un’alleanza stabile tra imprese, istituzioni pubbliche, enti di ricerca e organizzazioni formative.