UniCredit porta le tesi dei dottorandi nel mercato del lavoro grazie al protocollo d’intesa con l’Università di Bari e Foglie Academy
Natali (UniCredit): "Rendere disponibile ai territori questa conoscenza significa rafforzare l’intera catena del valore e offrire ai giovani competenze realmente spendibili"
UniCredit, firmato un protocollo d’intesa con l’Università di Bari e Foglie Academy per portare le tesi dei dottorandi nel mercato del lavoro
Per la prima volta, in Italia, le tesi dei dottorandi in ambito agroalimentare vengono trasformate in un vero e proprio strumento a supporto del mercato del lavoro. È quanto stabilito dal protocollo d’intesa siglato da UniCredit, dall’Università di Bari e da Foglie, che istituisce un sistema stabile di trasferimento delle conoscenze dalle università alle imprese agricole.
L’accordo, formalizzato attraverso una convenzione quadro che disciplina attività di divulgazione, orientamento professionale, produzione multimediale e formazione congiunta, permette di raccogliere, classificare e rendere consultabili i risultati scientifici dei dottorandi in forma utilizzabile da aziende, tecnici, cooperative e operatori di filiera.
A questa infrastruttura si affianca un percorso formativo strutturato in collaborazione con UniCredit: a partire da gennaio 2026 saranno attivati moduli dedicati all’accesso al credito per l’impresa agricola, alla gestione del dialogo banca–impresa, alla costruzione del modello economico di una nuova attività, alla redazione del business plan, all’analisi dei fabbisogni finanziari e ai criteri di sostenibilità integrata per le PMI del comparto.
I corsi, erogati da specialisti e volontari della banca, saranno rivolti a imprenditori agricoli, giovani tecnici, studenti e professionisti che operano nelle filiere del Sud. L’accordo prevede inoltre seminari tematici, produzioni video girate nei campi sperimentali e nei laboratori universitari, attività di orientamento ai mestieri dell’agroalimentare e la programmazione di Job Day mirati all’incontro tra competenze scientifiche emergenti e imprese che richiedono profili avanzati su suoli, irrigazione, genetica vegetale, agricoltura digitale e riduzione degli input.
“La ricerca universitaria contiene soluzioni immediate per molte delle sfide delle nostre filiere: uso efficiente dell’acqua, fertilità del suolo, rese produttive, energia, nuove varietà, adattamento climatico", commenta Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit. "Rendere disponibile ai territori questa conoscenza significa rafforzare l’intera catena del valore e offrire ai giovani competenze realmente spendibili. Il nostro contributo si concentra su strumenti concreti: formazione bancaria e manageriale, competenze sul credito, supporto ai modelli di impresa e creazione di collegamenti stabili tra chi fa ricerca e chi produce valore economico. È un elemento di competitività e sviluppo sociale per il Sud”.
Secondo Foglie, Giovani Editori Associati, “portare le tesi fuori dagli atenei significa riconoscere il valore professionale del lavoro dei dottorandi e metterlo al servizio delle imprese. I risultati delle loro ricerche rappresentano un patrimonio che può influenzare scelte agronomiche, investimenti e modelli produttivi. Il nostro compito è tradurre questi contenuti, renderli accessibili e costruire un ponte stabile tra scienza e lavoro".
L’iniziativa si configura come uno dei primi modelli nazionali capaci di trasformare in modo sistemico il sapere accademico agricolo in competenze operative, con ricadute dirette sulla qualità delle produzioni, sull’innovazione delle filiere e sulle opportunità professionali.