Università Pegaso: al via la quinta edizione della REN International Conference 2025

Limone (Università Pegaso): "Vogliamo favorire il dialogo tra ricerca, pratica e policy, per costruire modelli didattici flessibili che promuovano il potenziale di ogni studente"

di Redazione Corporate
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Università Pegaso, avviata la quinta edizione di REN International Conference 2025: focus sulle nuove sfide nell’Universal Design for Learning

Oltre 350 relatori, provenienti da 62 Atenei italiani e internazionali, si confrontano a Roma sul tema delle “Nuove Sfide nell’Universal Design for Learning”, al centro della quinta edizione della REN International Conference. L’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dello Sport dell’Università Pegaso, si svolge oggi e domani, 6 e 7 giugno, presso Roma Eventi in P.zza della Pilotta 4. L’obiettivo principale dell’iniziativa è stimolare un confronto aperto e costruttivo sul futuro dell’educazione, mettendo in dialogo ricerca accademica, prassi didattiche e prospettive di sviluppo delle politiche educative.

Le più recenti scoperte in ambito neuroscientifico evidenziano come un apprendimento costruito sui percorsi neurali individuali favorisca lo sviluppo della creatività, migliori le capacità cognitive e contribuisca a ridurre lo stress. In questa direzione, l’Universal Design for Learning si configura come un modello pedagogico all’avanguardia, in grado di offrire un’esperienza educativa personalizzata, dinamica e inclusiva. Il modello promuove ambienti di apprendimento flessibili, capaci di integrare risorse digitali e fisiche e di favorire l’interazione tra studenti e insegnanti in un processo di costruzione condivisa della conoscenza. In questo scenario, il ruolo dell’insegnante si evolve verso quello di co-studente, pronto ad adattarsi ai bisogni educativi emergenti sia in contesti reali che virtuali.

L’apertura della conferenza, il 6 giugno, è stata segnata dalla consegna dei REN Award, riconoscimenti attribuiti dal Comitato Scientifico a figure di rilievo nel mondo dell’educazione. Tra i premiati figurano gli studenti delle classi quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore Polo Luciano Bianciardi di Grosseto, che si sono distinti in un challenge nazionale dedicato alla progettazione delle “aule scolastiche del futuro prossimo”. Il progetto, focalizzato sull’inclusività, è stato sviluppato anche in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

La seconda giornata dell’evento, il 7 giugno, ospiterà una tavola rotonda dedicata al ruolo degli psicologi e dei pedagogisti all’interno del sistema scolastico, alla quale prenderanno parte docenti universitari e il Presidente dell’Associazione Italiana Psicologi. L’iniziativa gode del patrocinio di importanti realtà accademiche e scientifiche, tra cui la Società Italiana di Ricerca Didattica, la Società Italiana di Pedagogia Speciale, il Centro Italiano di Ricerca Pedagogica e la Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale. A offrire il proprio supporto scientifico è inoltre il GSD JOURNAL - Italian Journal of Health, Sport and Inclusive Didactic, rivista internazionale pubblicata dalle Edizioni Universitarie Romane.

"La REN International Conference è un’importante occasione per approfondire il ruolo di un’educazione inclusiva e personalizzata, capace di valorizzare i diversi stili di apprendimento e rispondere alle sfide educative contemporanee. Come Università Digitale Pegaso intendiamo favorire il dialogo tra ricerca, pratica e policy, per costruire modelli didattici flessibili che promuovano il potenziale di ogni studente", ha dichiarato Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università Digitale Pegaso.

A sottolineare il valore trasformativo dell’approccio UDL è anche il Professor Francesco Peluso Cassese, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dello Sport dell’Università Digitale Pegaso e responsabile del REN Lab: "Il modello Universal Design for Learning non è solo una metodologia educativa, ma un vero e proprio cambiamento culturale che mette al centro la persona e il suo percorso unico di apprendimento. Grazie all’integrazione delle neuroscienze, possiamo trasformare le aule in ambienti inclusivi e stimolanti, dove insegnanti e studenti collaborano come co-creatori di conoscenza".

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