Pensione quota 100, si studiano soluzioni alternative
Si è fatta largo l’idea che quota 100 non sia la migliore soluzione per uscire dal mondo del lavoro. In molti pensano a un tipo di pensionamento alternativo che non sia eccessivamente penalizzante.
Orizzontescuola.it rispondendo a una propria lettrice con tutti i requisiti (63 anni e 38 anni e mezzo di contributi ), l’inabilità al lavoro del 100% e la 104, ha spiegato che quota 100 prevede un assegno calcolato sui contributi realmente versati e non comporta penalizzazione alcuna sulla pensione.
Quota 100 ha un costo sì, ma è lo stesso previsto per tutti gli anticipi previdenziali, andando in pensione prima, infatti, si applica un coefficiente di trasformazione meno vantaggioso di quello che verrebbe applicato al compimento dei 67 anni di età.
Per i lavoratori invalidi è prevista quota 41 e l’Ape sociale che richiede invalidità pari o superiore al 74%.
Ma tra le due misure quella maggiormente vantaggiosa dal punto di vista economico resta quota 100 perché ci sarebbe la liquidazione per la pensione di 13 mensilità.
Intanto l'età media di decorrenza delle pensioni anticipate erogate dall'Inps ai dipendenti pubblici e ai lavoratori privati si abbassa, attestandosi nei primi sei mesi dell'anno, rispettivamente, a 62,6 e a 61,3 anni.
Nell'individuazione del momento in cui si accede all'assegno occorre tenere conto delle ”finestre” e dei tempi di gestione delle domande da parte dell'Istituto. Questo andamento, rilevato dall'ultimo monitoraggio sui flussi di pensionamento, in ogni caso si inserisce nella complessa partita che una parte della maggioranza e i sindacati si accingono a giocare con il governo per introdurre dal 2022 nuove forme flessibili di pensionamento tra i 62 e i 64 anni o ricorrendo eventualmente a uscite con 41 anni di contribuzione a prescindere dall'età anagrafica.