Pensioni, effetto Quota 100 esaurito. Calo del 16,1% nel trimestre: la stretta

La decisione del governo di bloccare le anticipate provoca il crollo delle adesioni: erogati solo 187.223 assegni, brusca la frenata nella Pa: -34,9%

di Redazione Economia
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Pensioni, il blocco delle anticipate e l'effetto boomerang sui lavoratori

La mano del governo Meloni sulle pensioni si fa sentire. La decisione di bloccare le anticipate, specie nella pubblica amministrazione, sta incidendo. Le migliaia di professionisti che speravano di chiudere la carriera lavorativa hanno dovuto rimandare la scadenza. Esaurito l’effetto di Quota 100, sostituita da Quota 102 e poi da Quota 103, ora in versione “penalizzata” dall’ultima legge di bilancio, rallenta in modo marcato - riporta Il Sole 24 Ore - la corsa alla pensione. Con una frenata secca soprattutto nel pubblico impiego. Nei primi tre mesi del 2024 l’Inps, come emerge dall’Osservatorio sul monitoraggio dei flussi, ha liquidato 187.223 nuovi trattamenti, con una riduzione del 16,16% rispetto allo stesso periodo del 2023.

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Degli oltre 187mila nuovi trattamenti liquidati dall’Inps nel primo trimestre di quest’anno, oltre ai 56.660 “anticipati”, 72.829 hanno preso la forma di pensioni di vecchiaia mentre le invalidità sono state 8.756 e le pensioni ai superstiti 48.978. E il calo maggiore - prosegue Il Sole - si è registrato tra i dipendenti pubblici:-34,9%. È crollata anche Opzione donna, il canale di uscita anticipata agganciato al contributivo per alcune categorie di lavoratrici, che in seguito alla stretta progressiva introdotta prima con la manovra 2023 e poi con quella per il 2024, ha visto ridursi i pensionamenti nel primo trimestre a 1.276, dopo che già lo scorso anno si erano fermati complessivamente a 11.514.