Pensioni, partiti i pagamenti. Ma da giugno ci aspetta una brutta sorpresa nel cedolino

Come indicato nelle comunicazioni ufficiali inviate ai pensionati interessati, l’INPS procederà al recupero delle somme tramite una trattenuta diretta

di redazione economia
Economia

Pensioni, partiti i pagamenti del mese di maggio

I pagamenti delle pensioni relative al mese di maggio 2025 sono partiti dal 2 maggio, sia per chi riceve l'accredito in banca sia per chi si rivolge agli sportelli postali. Tuttavia, una novità poco piacevole riguarda alcuni pensionati: a partire da giugno, infatti, potrebbe essere applicata una trattenuta mensile di 50 euro, da proseguire per un massimo di quattro mesi.

Perché ci sarà una trattenuta

Questa riduzione non è un vero e proprio “taglio”, ma rappresenta un recupero da parte dell’INPS di somme erogate in modo non corretto nel corso del 2022. I destinatari di questo recupero sono pensionati con redditi personali inferiori ai 35.000 o ai 20.000 euro annui.

Il motivo del recupero

L’INPS ha recentemente completato i controlli sulle indennità straordinarie, concesse nel 2022 in modo provvisorio (durante il governo Draghi), che prevedevano bonus da 200 e 150 euro. Tali indennità erano state assegnate automaticamente ai titolari di pensioni e prestazioni assistenziali, basandosi sulle dichiarazioni dei redditi 2021, secondo i limiti previsti (35.000 euro per il bonus da 200 euro e 20.000 euro per quello da 150 euro).

Cosa succede da giugno

Come indicato nelle comunicazioni ufficiali inviate ai pensionati interessati, l’INPS procederà al recupero delle somme tramite una trattenuta diretta sulla pensione, pari a 50 euro al mese, a partire da giugno 2025. Nei casi in cui la trattenuta non sia possibile, l’Istituto invierà un avviso di pagamento tramite il sistema PagoPA.

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