Pensioni sempre più lontane (e più povere), scenari da incubo. Chi rischia

2022, l'importo necessario per accedere al pensionamento anticipato era di 1.309,42 euro, mentre ora è salito a 1.603,23 euro, un aumento del 22,4% in due anni

di Redazione Economia
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Pensioni sempre più lontane (e più povere), scenari da incubo. Chi rischia

La Cgil ha sollevato un'accusa riguardante i giovani e coloro che hanno iniziato a versare contributi previdenziali dopo il 1° gennaio 1996. Questi individui sono penalizzati dal sistema previdenziale contributivo, il quale richiede un importo minimo di pensione per poter accedere al pensionamento anticipato. Attualmente, i giovani sono particolarmente colpiti da gravi perdite del loro potere d'acquisto.

Per coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996, l'accesso al pensionamento anticipato è subordinato al raggiungimento di un importo minimo di pensione. Tuttavia, il combinato disposto dell'andamento della crescita salariale, che sta rallentando, e delle decisioni del governo riguardo all'innalzamento dei requisiti per la pensione anticipata, rende questa opzione praticamente inaccessibile per i giovani.

Il cambiamento principale riguarda il requisito di accesso alla pensione anticipata, che richiede ora 64 anni di età e almeno 20 anni di contributi, con un importo pensionistico minimo fissato a 3 volte l'assegno sociale. Nel 2022, l'importo necessario per accedere al pensionamento anticipato era di 1.309,42 euro, mentre ora è salito a 1.603,23 euro, un aumento del 22,4% in due anni. Questo aumento è anche dovuto alla rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione.

Un'analisi condotta dall'Ufficio previdenza della Cgil ha valutato quanti contributi sarebbero necessari per ottenere un aumento della pensione contributiva di 293,81 euro. Considerando il coefficiente di trasformazione attuale di 5,184 a 64 anni, sarebbero necessari 74.000 euro di contributi. Questo implica che per raggiungere il nuovo requisito del 2024, che richiede un montante contributivo di 402.500 euro, sarebbero necessarie retribuzioni per un totale di 224.500 euro, un'impresa impossibile per la maggioranza dei giovani.

Il metodo contributivo si basa su principi di "neutralità attuariale", garantendo una parità tra i contributi versati e le prestazioni pensionistiche ricevute, indipendentemente dalla storia lavorativa. Tuttavia, questo sistema non tiene conto di forme di solidarietà o redistribuzione, mettendo a rischio una situazione in cui i lavoratori più deboli e fragili del mercato del lavoro potrebbero finire per sostenere coloro che hanno avuto salari più alti pur lavorando meno.