Piazza Affari e l'incognita "contributo delle banche", la caccia alle risorse per la legge finanziaria agita i mercati. L'analisi

La caccia alle risorse per la prossima legge finanziaria agita i mercati

di Marco Santoni

Piazza Affari

Economia

Piazza Affari, primi segnali dai titoli bancari in vista della manovra e dell'eventuale "contributo"

La settimana di Piazza Affari si apre con l'indice Ftse Mib intorno alla parità, appesantito dai titoli delle principali banche italiane. Il motivo è legato alla mossa del governo che starebbe valutando di chiedere un contributo agli istituti di credito in vista della manovra. L'esecutivo è alla ricerca di risorse per finanziare la prossima legge di Bilancio. All’interno della maggioranza - riporta financialounge - è aperto il dibattito sul contributo da chiedere alle banche. Le prime indiscrezioni parlavano di una cifra intorno ai 5 miliardi. Nelle ultime ore il contributo ipotetico è stato ridimensionato a 2,5-3 miliardi di euro.

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Fonti qualificate della maggioranza, citate dall’Ansa, spiegano che "tutto verrà deciso insieme agli istituti di credito". Sul fronte dell’energia, il petrolio è in calo: con il Brent in scadenza a novembre che perde mezzo punto percentuale passando di mano a 69,75 dollari al barile, e il Wti lo 0,7% valendo 65,23 dollari. Perde quota anche il gas, attestandosi a 32,35 euro al megawattora (-1%). Invece corre l’oro con il future in progresso dello 0,86% a 3.841,80 dollari l’oncia, beneficiando delle attese di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

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