Pil pro capite, l'Italia cresce e raggiunge la Francia. La Germania non è più così lontana
Superata dell’1,1% la media dell’Eurozona, ma restano lontani i livelli raggiunti nel 2000
Pil pro capite, buone notizie per l'Italia. Ma non si torna più (per il momento) ai tempi pre-Covid
L'Unione europea ieri ha fornito dati non certo esaltanti riguardo la crescita dei 27 Paesi membri, tutte le previsioni sono state riviste al ribasso, complice la situazione a livello geopolitica parecchio instabile e i dazi imposti da Trump. Ma c'è un dato che invece sorride all'Italia e riguarda il Pil pro capite a parità di potere d’acquisto che misura le performance dell’economia al netto dei colpi assestati da demografia e inflazione in modo differente da Stato a Stato. Su questo terreno, per esempio, - riporta Il Sole 24 Ore - l’Italia è arrivata ora a pareggiare i conti con la Francia, cancellando una distanza nel prodotto per abitante che era del 10,1% nel 2020 e dell’8,8% nel 2015, ha quasi dimezzato lo "spread" con la Germania.
Leggi anche: Dazi, la Cina attacca gli Usa per i chip: "Bullismo unilaterale, violato il diritto internazionale"
Il differenziale, infatti, è passato in cinque anni dal 24,3% al 13,9%, e ha ricucito i rapporti con la media dell’area Euro, da cui la separa un 5,9% invece del 10,7% del 2020 e del 9,4% registrato nel 2015. Dati non banali, anche se frutto - prosegue Il Sole - del confronto con un'area che, a partire proprio dalla Germania, non spicca certo per la vivacità della crescita. Una spinta forte è arrivata dall’aumento dell’occupazione, che ha macinato record negli ultimi due anni ma, suggeriscono i dati, zoppica nel peso specifico riassunto dalla quantità di prodotto per occupato. E, ultimo ma cruciale capitolo del riassunto, la strada che andrebbe percorsa per recuperare i danni generati dalla lunga stagnazione pre-pandemica è ancora molto lunga; perché il peso economico (e quindi il benessere relativo) raggiunto dall’Italia 25, 20 o solo 15 anni fa resta lontanissimo. L’economia italiana vale il 15,7% di quella dell’Eurozona. Era il 15,3% nel 2020 ma nel 2000 era salita fino al 18,9%.