Poste torna con un bond da 750 milioni: boom di richieste. Ecco chi ci guadagna
Il bond ha una durata di cinque anni, cedola fissa del 3% e rendimento effettivo del 3,045%
Poste lancia un nuovo bond: euforia tra gli investitori istituzionali. Ecco come funziona
Poste Italiane, dopo quattro anni di pausa, torna in grande stile sul mercato obbligazionario e lo fa con un bond da 750 milioni di euro. L'operazione, una senior unsecured destinata principalmente ai grandi investitoti e collocata all'interno del programma Emtn da 2,5 miliardi, ha già superato di molto le attese, ricevendo richieste per oltre tre volte l'offerta.
Un segnale non banale, a riprova dell'affidabilità di Poste, arriva dal fatto che gran parte della domanda provenga da Francia, Benelux, Germania e Austria, che hanno guidato gli ordini. In un momento in cui i mercati restano ancora incerti, gli investitori internazionali si sono "fiondati" sull'emissione, sintomo non solo di un forte interesse dall'estero, ma soprattutto di fiducia, verso il gruppo italiano. Per Poste, inoltre, l'operazione ha un obiettivo ben preciso: diversificare le proprie fonti di finanziamento e ampliare la platea di investitori che segue da vicino l'azienda.
Ma quanto conviene questo bond? Vediamolo nel dettaglio. Il titolo ha una scadenza a cinque anni, fissata al 3 dicembre 2030, e paga una cedola annuale del 3%, mentre il prezzo di emissione, pari al 99,7940% del valore nominale, porta il rendimento effettivo allo 3,045%. Significa quindi che è un titolo ordinato, senza sorprese, pensato per chi cerca stabilità, più che performance.
Inoltre il rischio è molto contenuto perché in linea con il profilo "investment grade" attribuito dai rating attesi: BBB+ per Standard & Poor’s, Baa2 per Moody’s e BBB+ per Scope. Per i grandi investitori istituzionali a cui è destinato, il titolo (controllato dallo Stato, con scadenza breve e rischio basso) sarebbe quindi un mattone solido e affidabile in un portafoglio che deve anche tener conto di eventuali fasi di mercato meno serene.
Le obbligazioni saranno regolate il 3 dicembre 2025, data in cui è prevista l’ammissione alla quotazione sia sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo sia sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) di Borsa Italiana, dove potranno essere acquistate anche dagli investitori retail attraverso il mercato secondario.
E qui il discorso cambia leggermente: il bond non è stato venduto al pubblico, ma si potrà comprare dopo la quotazione. A quel punto sarà il prezzo a decidere quanto rende davvero: se il titolo salirà sopra il valore nominale, chi lo compra dopo avrà un rendimento più basso del 3%. Se invece il prezzo rimarrà vicino a quello di emissione, la cedola del 3% si tradurrà in un ritorno pieno e decisamente interessante per un titolo di questo tipo.
Insomma, con questo bond si punta soprattutto a chi vuole investire in modo tranquillo, cercando sicurezza più che guadagni alti. Finora la risposta è stata molto positiva, offrendo una chiara fotografia dell'investitore medio: italiani, ma anche quelli all'estero, preferiscono la semplicità e la stabilità, senza correre troppi rischi, e Poste con questo bond ha centrato a pieno l'obiettivo.