Recovery italiano promosso da Bruxelles. In arrivo i primi 25 miliardi
Recovery Il nostro Pnrr riceve 10 "A" e una "B" (come gli altri piani) informazioni incomplete fornite in materia dei costi dei singoli interventi.
La Commissione europea si appresta a promuovere il piano italiano (da 191,5 miliardi di cui 68,9 miliardi di sussidi e 122,6 miliardi sotto forma di prestiti) con una lunga lista (dieci) di A (il punteggio massimo), fatta eccezione per una sola B sui costi del piano, così come per tutti gli altri piani di Recovery già approvati finora. E' quanto apprende l'AGI alla vigilia della conclusione della procedura scritta, ovvero quel metodo di approvazione che non prevede la riunione fisica del collegio dei commissari ma solo l'ok dei gabinetti interessati.
E' la strada scelta dal Collegio dei commissari europei per consentire alla presidente Ursula von der Leyen di presentare la valutazione direttamente al presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella sua trasferta di domani a Roma. L'approvazione a pieni voti del piano italiano mancata per un soffio, così come quella degli altri otto piani approvati finora, è dovuta alle informazioni incomplete fornite in materia dei costi dei singoli interventi.
Oggi è stato approvato il Pnrr della Slovacchia (6,3 miliardi di sole sovvenzioni). Domani toccherà all'Italia (191,5 miliardi di cui 68,9 miliardi di sussidi e 122,6 miliardi sotto forma di prestiti). Non sono attesi ulteriori commenti al testo, che quindi sarà approvato definitivamente in serata.
Subito dopo partiranno le procedure per il versamento della tranche iniziale di 25 miliardi sotto forma di anticipazione. Dalle prime indicazioni risulta che le valutazioni del piano italiano sono largamente positive. Il piano italiano, fanno sapere da Bruxelles, rispetta i criteri decisi sulla transizione ecologica, che prevedevano un minimo di 37 per cento di investimenti.
Il Pnrr italiano arriva al 38%, cioè 59,33 miliardi di cui: 5,27 miliardi all'agricoltura sostenibile ed economia circolare; 23,78 miliardi alla transizione energetica e mobilità sostenibile; 15,22 miliardi all'efficienza energetica e riqualificazione degli edifici (Superbonus) ; 15,06 miliardi alla tutela del territorio e risorse idriche.
Vanno aggiunti i 9,32 miliardi del Fondo complementare e un miliardo e 31 milioni del fondo React Eu ( coesione territoriale), per un totale di 69,96 miliardi. Un altro 25% del Pnrr va al digitale altra priorita' strategica del Next Generation Eu che chiedeva un minimo del 20% di investimenti. Si tratta di 40,73 miliardi, di cui: 9,75 miliardi alla digitalizzazione, innovazione e sicurezza della pubblica amministrazione; 24,30 miliardi alla digitalizzazione, innovazione e competitivita' nel sistema produttivo; 6,68 miliardi per turismo e cultura.
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Da Bruxelles il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni ha spiegato stamane che mantenere gli impegni del Recovery Plan non sara' "affatto facile, ma Draghi e' l'uomo giusto e l'Italia puo' farcela". Una conferma che comunque tra i 27 dell'Unione non mancano le perplessita'. Non a caso da Bruxelles fanno sapere che l'Italia dovra' rispettare determinate scadenze, altrimenti i fondi non saranno erogati.
La Commissione farà una verifica ogni sei mesi da qui al 2026, anno entro cui vanno spesi i soldi del recovery fund. Il via libera di domani significa che l'Italia potra' beneficiare del 13% di anticipo dei finanziamenti, circa 25 miliardi di euro.
E' probabile che arrivino in estate: la Commissione ha avviato la raccolta sul mercato dei 750 miliardi di complessivi del Next Generation Eu. Ha gia' raccolto venti miliardi ad un tasso dello 0,06%. La richiesta e' stata sette volte l'offerta (140 miliardi). La Commissione fara' altre due emissioni, un'altra a giugno e una a luglio. Le risorse verranno distribuiti in proporzione tra i paesi promossi, il resto potrebbe arrivare a settembre.