Reno Fonderie, 17 operai si comprano la fabbrica fallita con la disoccupazione

Una storia quasi da film, dove 17 dipendenti operai della Lem Fonderie, ormai fallita, si sono uniti per comprare all'asta la loro vecchia fabbrica

Economia
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Reno Fonderie, quando gli operai diventano padroni. 17 dipendenti comprano all'asta la fabbrica ormai fallita

Dipendente della Lem Fonderie, storica azienda dell'Appennino bolognese fallita nel 2019, Paolo Zucconi si occupava di controllo qualità. Poi, lo scorso giugno, assieme a 17 colleghi tutti dipendenti, ha fondato una cooperativa e deciso di comprare all'asta l'azienda per cui lavorava, usando i soldi della disoccupazione. E ora, insieme ai suoi colleghi, sta lavorando, da proprietario, per rilanciare l’azienda.

"È una bella avventura, abbiamo un mondo tutto nuovo da scoprire", spiega ora Zucconi nel suo nuovo ruolo di vicepresidente della coop “Reno Fonderie”. “Siamo tutti dipendenti storici, ci abbiamo lavorato tanti anni, per molti di noi è stato il primo lavoro. La sentivamo nostra e quando è arrivata la crisi e abbiamo capito che i clienti c'erano nonostante le difficoltà, ci siamo buttati. Per comprare abbiamo investito la nostra disoccupazione e poi ci hanno aiutato due finanziarie di Legacoop, che ci ha affiancato nell'operazione", si legge su Repubblica Bologna.

“I risultati si cominciano a vedere, gli stimoli non mancano”, continua. “Abbiamo anche inserito una figura esterna come consulente che seguirà il reparto di fonderia per avere una crescita e formazione del personale, in un processo fondamentale della nostra azienda. La strada, insomma, è ancora in salita, ma siamo gente di montagna, abituati a camminare in pendenza", scherza Zucconi.

Ma in una storia simile, dove il sogno pare diventare realtà, cosa cambia dal lato umano? “Hai un mondo nuovo da scoprire, con più voglia di fare e capire. Prima avevi il tuo ruolo e finiva lì. Non che non ci fosse impegno, sia chiaro, ma adesso c'è più possibilità di crescita, di metterti in discussione. Adesso l'azienda è nostra e quando una cosa è tua, si sa, ti impegni ancora più di prima per farla crescere".