Ryanair apre una base a Torino e annuncia nuove rotte da Roma, "Ita fallirà"
Michael O'Leary, a.d. di Ryanair chiede che il Governo tagli l'addizionale comunale sugli aeroporti italiani
Ryanair, la compagnia aerea n. 1 in Italia, ha annunciato il suo operativo invernale 2021 dai suoi due aeroporti di Roma - Ciampino e Fiumicino - aprendo 5 nuove rotte per Agadir, Amman, Fez, Riga e Tallinn (62 rotte in totale) da ottobre.
Mentre i viaggi tornano ai livelli pre-Covid, la crescita di Ryanair continua a guidare la ripresa del traffico aereo, del turismo e dell'occupazione in Italia. Ryanair creera' oltre 800 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri in Italia questo inverno mentre si prepara alla crescita post-Covid nell'estate 2022.
Michael O'Leary, a.d. di Ryanair ha dichiarato che "in qualilta' di compagnia aerea piu' grande d'Italia, Ryanair e' impegnata nella ripresa dell'industria del turismo, dell'occupazione e della connettivita' mentre cresciamo in tutta Europa e riportiamo i viaggi aerei ai livelli pre-Covid. Poiche' Ryanair prendera' in consegna 55 nuovi B737-8200 "Gamechanger" questo inverno, siamo lieti di annunciare queste 5 nuove rotte dai due aeroporti di Roma, creando oltre 800 posti di lavoro in Italia questo inverno".
"Il traffico aereo italiano guidato da Ryanair si riprendera' fortemente questo inverno 2021 e siamo lieti di annunciare il nostro nuovo operativo invernale su Roma, che includera' voli verso 62 destinazioni, in oltre 20 paesi", ha affermato O'Leary.
"Ryanair lancia una promozione per celebrare le 5 nuove rotte invernali da Roma, con tariffe disponibili a partire da soli 19,99 euro per viaggi fino a fine novembre 2021, che devono essere prenotati entro la mezzanotte di venerdi' 10 settembre 2021. I nostri clienti possono ora prenotare in un fuga invernale sotto il sole di Agadir, Amman, Fez o godersi un eccitante city break a Riga e Tallinn.
Ryanair, O'Leary illustra a Enac piano investimenti in Italia
Si e' svolto questa mattina, in un clima di cordialita', presso la sede dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile l'incontro tra il presidente Pierluigi Di Palma e l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary. La compagnia irlandese ha illustrato i propri piani di investimento e di sviluppo programmati per i prossimi anni per il mercato italiano, che includono, tra l'altro, l'acquisizione di nuovi aeromobili, l'apertura di nuove basi e l'avvio di nuovi collegamenti da e per l'Italia. Diverse le tematiche affrontate nel colloquio e, in particolare, quelle legate all'emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, alle procedure di verifica della certificazione Green Pass e, soprattutto, alle possibili azioni e misure da intraprendere per favorire una dinamica ripresa del traffico aereo in Italia.
A testimonianza dell'importanza delle relazioni in corso tra l'autorita' italiana e la compagnia irlandese si e' concordato di programmare due incontri ogni anno al fine di affrontare congiuntamente le tematiche di maggior interesse e attualita' del comparto aereo e di tutela dei diritti del passeggero. Il presidente Pierluigi Di Palma, inoltre, ha anticipato al vettore l'avvio di una serie di convocazioni con le associazioni dei vettori operativi in Italia, per discutere ed elaborare proposte concrete sul tema della ripresa del traffico aereo, volano di sviluppo per l'economia del Paese.
Infine, per quanto concerne il tema dell'assegnazione gratuita dei posti per i minori e i passeggeri a ridotta mobilita' vicino ai genitori/accompagnatori, Ryanair, pur avendo adeguato le procedure di prenotazione, e' rimasta ferma sulla propria posizione, evidenziando che si tratta di una scelta di politica commerciale, a differenza dell'Enac che, al contrario, ha emanato il Regolamento tecnico sulla base di ragioni legate alla sicurezza e con la finalita' di tutelare i diritti dei passeggeri.
Si attende, in merito, la pronuncia della Camera di Consiglio del Tar. L'Enac nasce proprio come soggetto pubblico di parte, come garante della qualita' dei servizi, garante dei diritti dei passeggeri, e non e' ne' potra' mai essere un punto di mediazione degli interessi, ha infine concluso Di Palma.
Ryanair, O'Leary: "Governo elimini tassa comunale su scali"
"Con il ritorno della fiducia dei consumatori, chiediamo al governo italiano di eliminare l'addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani, che sta danneggiando la competitivita' degli scali italiani rispetto ai loro omologhi europei". E' questa la richiesta avanzata all'esecutivo Draghi da Michael O'Leary, a.d. di Ryanair, a Roma per presentare l'operativo invernale 2021 con 5 nuove rotte. "L'abolizione di questa tassa faciliterebbe una rapida ripresa del traffico aereo, del turismo e dell'occupazione italiani grazie alle tariffe basse di Ryanair e al piano di crescita a lungo termine", conclude.
ALITALIA: O'LEARY, 'ITA FALLIRA' COME LA VECCHIA COMPAGNIA, DESTINO E' ESSERE VENDUTA'
"Alitalia e Ita sono due facce della stessa medaglia, anche la nuova compagnia riceverà soldi pubblici come la vecchia ma alla fine anche Ita fallirà". E' netto il giudizio formulato all'Adnkronos da Michael O'Leary, ad del gruppo Ryanair, che osserva come "nel medio termine di sicuro Ita non farà utili: i conti non saranno sostenibili e avrà di nuovo bisogno dei soldi pubblici". Quello attuale, aggiunge il manager irlandese, "è l'ennesimo 6 round di aiuti concesso ad Alitalia, ma l'Europa continuerà ad autorizzarli fino a quando, alla fine, sarà venduta a Lufthansa o Air France". "Entro 3-4 anni non penso che Ita resterà una compagnia indipendente" afferma: in ogni caso, "nel post-covid Ita sarà il 60% della compagnia precedente, e questa riduzione di capacità è una sfida per Ryanair per cogliere le opportunità" aperte da questo disimpegno.
L'ad di Ryanair conferma che la compagnia "non è interessata al marchio di Alitalia", una società che "alla fine non ha asset di valore. A parte gli slot, che speriamo vengano riassegnati in tempi brevi, per poter crescere sul vostro mercato". Un mercato che - osserva - ha finora sofferto di un problema "strutturale": "è un sistema che ruotava intorno ad Alitalia, una compagnia controllata dal governo. E le linee aeree non possono funzionare se operano sotto il controllo pubblico". "Basti vedere - ricorda - cosa è successo a British Airways, che non ha avuto più bisogno di aiuti di stato dopo essere stata privatizzata. In Alitalia hanno speso soldi per le uniformi, si sono preoccupati di soddisfare i lavoratori e non i clienti". "Ma in questi anni il settore aereo si è trasformato, i viaggi di breve raggio è diventato una 'merce', la gente vuole viaggi a poco costo, Il consumatore si è mosso in avanti mentre il governo e i sindacati - lamenta il manager - si sono rifiutati" di accettare la nuova situazione.