Immobiliare, condono? Basta un soppalco di 20 cm per bloccare una vendita

Irene Sassetti, componente del Consiglio nazionale degli ingegneri: "Ci sono due leggi in contraddizione fra loro, l'impianto normativo va razionalizzato"

di Redazione Economia
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Matteo Salvini
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Piano casa di Salvini, l'idea piace a parecchi. Ingegneri, Ance e la premier a favore

La decisione di Salvini di attuare una sanatoria sulle case per quanto riguarda le piccole modifiche, tipo soppalchi e tramezzi, ha provocato un polverone politico e non solo. Ma sulla norma proposta dal ministro delle Infrastrutture non ci sono solo dissensi, anzi, aumentano col passare delle ore anche i consensi. Irene Sassetti, componente del Consiglio nazionale degli ingegneri, che ieri era all’incontro con Salvini, rivela: "Con il ministro non abbiamo mai parlato di condono né di sanatorie". Secondo l’ingegnere - e lo riporta La Stampa - si tratta di "razionalizzare tutto l’impianto normativo, non ci possono essere due leggi in contraddizione fra loro, ci vuole buonsenso". Neanche la premier Meloni chiude all'ipotesi: "Non conosco i dettagli, ma se uno ha alzato un tramezzo e si tratta di questo, è ragionevole". Meloni risponde così alle voci che si sono levate nel corso della giornata dal fronte delle opposizioni e di chi ha subito additato il Piano casa come l’ennesimo condono.

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"Ci sono migliaia di italiani che non possono vendere o comprare casa per 20 cm di soppalco, di antibagno, di cameretta o veranda", dice Salvini. L’accelerazione sul pedale del Piano ha sollevato, come prevedibile, reazioni del mondo politico e associativo. A partire dai costruttori di Ance che per bocca del vicepresidente Stefano Betti - riporta Il Sole - salutano positivamente la novità. "Si tratta di un primo piccolo intervento, comunque molto apprezzabile, perché risolve intanto alcuni problemi specifici che investono larghissima parte del parco immobiliare", ha spiegato. Il tema per i costruttori è centrale perché investe l’urbanistica e la rigenerazione urbana. A livello politico insorgono le opposizioni: "Si tratta dell'ennesimo condono". L'allarme di Legambiente: "Così si alimenta il mattone illegale".