Sileoni (Fabi): "Le banche hanno in pancia 600 miliardi di debito pubblico, la loro solidità garantisce la stabilità economica del Paese"
Il segretario generale della Fabi sottolinea il ruolo strategico degli istituti di credito
“Tutela del risparmio tema centrale, le banche sono realtà profondamente politiche”
«È un momento particolarmente favorevole per le banche: da inizio 2025 le azioni sono aumentate del 40,3% e hanno spinto tutta la Borsa Italiana, salita de 25%. Abbiamo due campioni nazionali, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, che sono fra i gruppi con la maggiore capitalizzazione in Europa. Questo combinato disposto si traduce, inoltre, in una maggiore solidità delle banche, che hanno potuto realizzare anche importanti rafforzamenti patrimoniali, scelte che garantiscono la nostra economia. Vanno ricordati anche i 600 miliardi di euro di debito pubblico che hanno in pancia alle banche, risorse che garantiscono non solo la stabilità del settore, ma anche la stabilità economica del Paese». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato da Paola Bonanni nel corso della trasmissione Sportello Italia in onda su Radio Rai Uno.
«A breve non dovrebbero esserci altri cambiamenti nel settore bancario, anche se le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Le operazioni straordinarie a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno sono risultato di molta liquidità che le banche hanno accumulato a seguito della politica dei tassi, a loro favorevoli, decisa dalla Banca centrale europea. Quelle operazioni vanno ricondotte anche al timore, da parte dei gruppi bancari italiani, di essere oggetto di scalata da parte di fondi esteri. In questa situazione, c'è il braccio di ferro, in corso anche in Europa, fra la politica e la finanza. Poi c'è il tema della tutela del risparmio degli italiani che finalmente, nel nostro Paese, per interesse del governo e anche dell'opposizione, viene posto come tema centrale. In audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta, al Senato, giovedì 25 settembre, ho fatto presente queste considerazioni. In quella circostanza, poi, ho ricordato che le banche sono, in ogni Paese, la realtà più politica che esista. Rappresentano una delle espressioni più concrete della cittadinanza e della vita collettiva. Quando utilizziamo l’espressione “ho messo i soldi in banca, dimentichiamo che quel denaro diventa automaticamente della banca automaticamente e il correntista conserva il diritto di poterne disporre. È fondamentale che quando la banca non è più in grado di restituirlo, interviene lo Stato a tutela della collettività» ha aggiunto Sileoni.