Spalletti, la Juve non brilla e anche i conti della sua società non tornano. L'autogol in "Rabona"
La mossa del concordato preventivo per pagare meno tasse non si è rivelata vincente
Luciano Spalletti - Foto Lapresse
Spalletti, tra Juventus e concordato preventivo non è un gran momento per l'ex ct della Nazionale
Luciano Spalletti ha scommesso sulla Juventus, l'allenatore ha deciso di dire sì alla Vecchia Signora e di rimettersi in panchina dopo la delusione con la Nazionale. Ma i risultati, per il momento, non lo stanno di certo premiando, un solo successo e tre pareggi. Lo stesso Spalletti ha detto che "se non si cambia atteggiamento le cose non cambieranno". Ma le cose non stanno andando al meglio nemmeno negli affari. Spalletti infatti lo scorso anno ha deciso di aderire al concordato preventivo biennale, un patto fatto con lo Stato per fissare sulla base dei risultati 2023 le tasse da pagare nei due anni successivi. Solo che l’attuale allenatore della Juventus nel 2023 - riporta Open - ha chiuso i due bilanci in utile di circa 75 mila euro complessivi.
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Nel 2024 il risultato è stato invece in perdita per entrambe le società, e l'ex ct della Nazionale ha dovuto rimetterci ben 220.639 euro, con la beffa di dovere pagare tasse che altrimenti non avrebbe dovuto versare. Nelle campagne Spalletti ha vigneti e uliveti con cui produce un olio che vende anche on line e cinque diversi tipi di vino, tutti battezzati con nomi “calcistici”. Uno di questi si chiama "Rabona", una giocata che solo i grandi calciatori riescono a fare. Questa volta però il "numero" a Spalletti non sembra essere riuscito. Il concordato preventivo gli è entrato in tackle. Ora testa alla Juve, bisogna già rincorrere per la corsa Champions.