Altro che stop, ci sarà una fiammata: l'allarme di Jp Morgan sui tassi

Nella lettera annuale agli azionisti il Ceo di JP Morgan invita alla calma sul calo dell’inflazione: “Transizione green, spese militari e sanità incidono"

di Redazione Economia
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Jamie Dimon
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Dimon (JP Morgan) lancia l'allarme sui tassi: “Possibile fiammata”

Jamie Dimon, numero uno di JP Morgan Chase, ha evidenziato nel suo consueto messaggio annuale agli azionisti una serie di fattori cruciali che influenzeranno i mercati nei prossimi mesi. Tra questi, i principali sono i tassi d'interesse, l'inflazione, le tensioni geopolitiche mondiali e l'intelligenza artificiale.

Dimon ha posto particolare enfasi sulla politica monetaria delle banche centrali e sui tassi d'interesse, argomento che ha già attirato l'attenzione globale da diversi mesi. A causa dell'elevata spesa pubblica, l'inflazione e quindi i tassi di interesse statunitensi potrebbero restare in alto piu' a lungo di quanto si aspetti il mercato.

Il capo della piu' grande banca statunitense ha inoltre parlato dell'intelligenza artificiale dicendosi "assolutamente convinto" che i suoi sviluppi saranno "straordinari", paragonando il suo potenziale impatto a quello che fu dell'invenzione della stampa e di Internet. "E' importante notare che l'economia e' alimentata da grandi quantita' di spesa pubblica in deficit e da stimoli passati", ha scritto Dimon. Inoltre, la necessita' di aumentare la spesa e' sempre piu' forte, in quanto continuiamo a passare a un'economia piu' verde, a ristrutturare le catene di fornitura globali, a incrementare le spese militari e a lottare contro l'aumento dei costi sanitari. Tutto cio' - ha spiegato - potrebbe portare a un'inflazione piu' rigida e a tassi piu' alti di quanto i mercati si aspettino". Attualmente, i mercati prevedono due tagli dei tassi di un quarto di punto da parte della Fed nel 2024, e solo il 50% di probabilita' di un terzo taglio, con una drastica inversione di tendenza rispetto all'inizio dell'anno, quando si prevedevano tra i sei e i sette tagli.

E sull'intelligenza artificiale: "Anche se non conosciamo l’effetto completo o la velocità precisa con cui l’intelligenza artificiale cambierà la nostra attività – o come influenzerà la società in generale – siamo completamente convinti che le conseguenze saranno straordinarie e forse trasformative quanto alcune delle principali invenzioni tecnologiche del mondo negli ultimi secoli: pensate alla macchina da stampa, alla macchina a vapore, all’elettricità, all’informatica e a Internet, tra gli altri". 

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Aggiungendo:  "JPMorgan Chase ha recentemente abbandonato Climate Action 100+ e gli Equator Principles. 'Perché?' ci viene chiesto. Anche se non siamo necessariamente in disaccordo con alcuni dei principi di molte organizzazioni, prendiamo le nostre decisioni aziendali. Riteniamo di disporre di alcuni dei migliori standard ambientali, sociali e di rischio perché abbiamo investito nei nostri esperti interni e maturato i nostri processi di gestione del rischio nel corso degli anni. Di conseguenza, andremo per la nostra strada e prenderemo le nostre decisioni indipendenti, raccogliendo le migliori conoscenze degli esperti del settore e, ovviamente, seguiremo tutti i requisiti legali".