That's Vapore in rosso di 8 milioni, Benetton si sfila dall'affare e la società finisce in liquidazione
I food stores milanesi di That's Vapore finiscono in liquidazione
That's Vapore, la Me Food partecipata da Christian Benetton non firma il concordato e la società va in liquidazione
Christian Benetton non vuole finire scottato e “Vapore Italiano” si spegne. Qualche giorno fa, infatti, Caterina Macchi giudice delegato del tribunale di Milano ha nominato Carmine Cozzolino commissario della Vapore Italiano srl che è stata posta in liquidazione e i suoi creditori sono stati convocati il prossimo 27 dicembre per l’esame dello stato passivo.
La società è quella fondata da Vanni Bombonato, milanese, classe 1978, ideatore nel 2013 dei food stores “That’s Vapore”, basati appunto su cibi cucinati al vapore, presenti a Milano con quattro punti vendita in piazza Meda, piazza Gae Aulenti e a City Life e uno ad Assago.
La liquidazione giunge su richiesta della stessa azienda di Bombonato ed è una svolta in negativo visto che mesi fa Vapore Italiano aveva chiesto l’accesso al concordato in forza di un contratto d’affitto dell’azienda con la newco Me Food (partecipata fra gli altri da Benetton) e formulando anche una proposta di vendita complessiva dei tre punti vendita a Milano.
Ma nelle 12 pagine del ricorso per l’apertura della liquidazione giudiziale presentato per conto di Vapore Italiano dagli avvocati Pietro Greco e Lorenzo Parma si spiega che dopo un lunga tira-e-molla su alcune condizioni economiche è emersa “la responsabilità di Me Food nell’aver pregiudicato la fattibilità del piano concordatario con il proprio acclarato inadempimento all’obbligo di stipula del contratto definitivo di compravendita del ramo d’azienda, obbligo sorto in forza dell’articolo 1326 c.c. per effetto dell’accettazione di Vapore Italiano dell’offerta di Me Food”.
Alla fine del 2023 (ultimo bilancio disponibile) Vapore Italiano aveva accumulato perdite per oltre 8 milioni con un patrimonio netto negativo per 2.1 milioni.