Tim, il risiko francese delle tlc infiamma il titolo in Borsa. Respinta l'offerta per Sfr, ma il mercato fiuta la svolta
Per gli analisti il consolidamento in Francia rappresenta un evento atteso e importante per il mercato Tlc in generale
Tim, il risiko francese delle tlc infiamma il titolo in Borsa
Telecom Italia sale a Piazza Affari poco meno dell’1% a 0,48 euro per azione. A sostenere il titolo il possibile consolidamento delle tlc in Francia. Infatti, anche se l’offerta presentata da Orange, Bouygues e Iliad per Sfr, la compagnia controllata da Altice France, è stata rigettata perché troppo bassa, la stessa potrebbe essere ripresentata con valori più elevati.
L’offerta fatta ha valutato gli asset di Sfr 17 miliardi di euro, con Bouygues, Iliad e Orange impegnati rispettivamente per il 43%, 30% e 27% del totale. L’operazione prevedeva che le attività B2B siano suddivise tra Iliad e Bouygues, quelle B2C tra tutti e tre gli offerenti, gli altri asset (e in particolare infrastrutture e frequenze) tra tutti e tre, con l'eccezione del network mobile nelle aree rurali, acquisito da Bouygues.
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Il problema è che Altice ha negoziato con le banche parte del suo alto debito e ora i creditori valorizzano la società intorno ai 28 miliardi di euro. C’è anche un problema di occupazione. Infatti, un’acquisizione metterebbe a rischio i posti di lavoro dei suoi 8mila dipendenti e, naturalmente, questa questione comporta dei problemi con il governo anche per ottenere il via libra dell’Antitrust.
Infatti, il ministro dell’economia e finanze francese ha ribadito che il governo "vigila costantemente sulla vicenda per evitare che ci siano impatti sulle tariffe praticate e sulla qualità del servizio".
Per gli analisti il consolidamento in Francia rappresenta un evento atteso e importante per il mercato Tlc in generale, in quanto permetterà di verificare la propensione del regolatore europeo verso un consolidamento da quattro a tre degli operatori infrastrutturati e anche la loro capacità di offrire pro-attivamente soluzioni per facilitare l’accordo.
In questo caso, l’offerta congiunta e la suddivisione asimmetrica degli asset è un ottimo punto di partenza. Secondo Equita, ci sarebbe anche una conseguenza indiretta che coinvolgerebbe Iliad rispetto alla sua presenza in Italia, se l’impegno assunto nell’offerta per Sfr dovesse essere confermato. La prospettiva potrebbe infatti aprire a una maggiore propensione di Iliad nel valutare la cessione della sua controllata italiana ovviamente alla valutazione adeguata.
Secondo i quotidiani d’oltralpem il patron di Altice, il finanziere Patrick Drahi, avrebbe tempo fino al 2027 per cedere Sfr e far fronte ai debiti contratti dato che i creditori, da Blackrock a Jp Morgan passando per Fidelity e Bnp Paribas, vogliono passare all’incasso e riprendere i 10 miliardi prestati per la ristrutturazione del debito della società.