Tim, trimestre in utile anche dopo il pagamento dei dividendi in Brasile
I margini sono in rialzo per il decimo trimestre consecutivo e le sinergie con Poste sono avviate
Tim, trimestre in utile anche dopo il pagamento dei dividendi in Brasile
Tim torna in utile, a livello di gruppo, nel trimestre luglio-settembre per 23 milioni di euro anche dopo il pagamento dei dividendi in Brasile. I margini sono in rialzo per il decimo trimestre consecutivo e le sinergie con Poste sono avviate. E stato infatti firmato il contratto per la fornitura di connettività, che parte nel primo trimestre 2026, al suo operatore virtuale (che ha 6 milioni di clienti), c’è una commercializzazione comune sui servizi per la fornitura di energia elettrica ai clienti ed è stata siglato un accordo per il cloud. Evidentemente troppo poco per spingere ancora in rialzo il titolo, che ha già corso moltissimo da inizio anno ma che ieri ha chiuso in ribasso dell’1,1%.
Quanto ai numeri i ricavi nei nove mesi ammontano a 10 miliardi (3,4 miliardi nell’ultimo trimestre), in crescita del 2,3% anno su anno: +1,2% nel domestico a 6,9 miliardi di euro, +4,7% in Brasile a 3,1 miliardi di euro. Il margine lordo cresce del 5,4% anno su anno a 3,2 miliardi: +4,1% nel domestico a 1,6 miliardi, +6,8% in Brasile a 1,6 miliardi. In miglioramento l’Arpu, ossia i ricavi per cliente nel fisso e in leggero rialzo nel mobile, grazie anche alle attività di repricing (aumento delle tariffe) effettuate che hanno riguardato circa 4 milioni di linee fisse e circa 3,4 milioni di linee mobili. Inferiori alle attese gli effetti sul churn che misura il cambio del gestore che si mantiene stabile.
Alla fine del trimestre è stato lanciato anche il nuovo servizio Tim Energia powered by Poste Italiane, dedicato ai clienti consumer. Bene Tim Enterprise che ha registrato ricavi totali pari a 2,4 miliardi di euro (+4,4% anno su anno) e ricavi da servizi pari a 2,2 miliardi di euro (+5,5% anno su anno), continuando a performare meglio del mercato di riferimento. Il cloud si conferma la principale linea di business e quella a maggior crescita, con un aumento dei ricavi da servizi del 23% anno su anno, anche grazie ai servizi offerti al Polo Strategico Nazionale.
Molto bene Tim Brasil, da cui dipende anche l’utile registrato dal gruppo. Stabile il debito a 7,5 miliardi. Tra i contenziosi in cui il gruppo è coinvolto, con passività stimate in 300 milioni di euro, c’è anche quello con Wind-Tre (la causa sarà discussa a marzo 2026) che ha chiesto un risarcimento da circa 70 milioni di euro per abuso di posizione dominante quando Tim aveva firmato l’accordo con Dazn per la vendita del campionato di calcio sulla sua piattaforma online.