Trump spaventa imprenditori e manager e mette fine al capitalismo: dopo Intel vuole altri investimenti statali in aziende Usa

Il governo acquisisce il 10% di Intel convertendo le sovvenzioni in azioni. Le critiche degli analisti: “Così si abbandona il libero mercato”

di Maddalena Camera
Economia

Trump spaventa imprenditori e manager vuole far investire il governo Usa in altre aziende dopo aver preso una partecipazione del 10% in Intel

Imprenditori e manager statunitensi non condividono l'idea di Donald Trump che, dopo aver annunciato una partecipazione del governo Usa del 10% nella società dei chip Intel, vuole continuare a investire in aziende sane  statunitensi. Quella in Intel in realtà è una conversione delle sovvenzioni governative in una partecipazione azionaria. Intel è certamente in difficoltà ma potrebbe cavarsela da sola dato che  ha ancora una liquidità di 9 miliardi e un valore di mercato di 105 miliardi di dollari.

E dunque secondo alcuni analisti l'approccio dell'amministrazione  è particolarmente diversa da quella del libero mercato su cui si fonda l'economia Usa dove il governo ha assunto partecipazioni societarie  solo in casi di emergenza come durante la crisi finanziaria del 2008 e il salvataggio delle aziende automobilistiche statunitensi.

Per i critici dunque  la mossa su  Intel  e sul  pressing a tutto campo della Casa Bianca per indurre la Federal Reserve ad abbassare i tassi di interesse nonché l'imposizione di  dazi sui beni importati  minaccia la flessibilità del mondo imprenditoriale. "Stiamo passando da un'economia puramente capitalistica a un'economia dove lo  Stato è molto più coinvolto.  Si tratta di un cambiamento enorme per l'America"- ha detto i Bill George, ex amministratore delegato di Medtronic e docente alla Harvard Business School. Però Trump insiste e sul social Truth ribadisce:  "Continuerò a fare accordi di questo tipo per il nostro Paese".

Con l'accordo Intel  convertirà le sovvenzioni governative in azioni per un totale di circa 9 miliardi di dollari di per costruire o ampliare le sue fabbriche in territorio Usa. Prima dell'accordo con il governo all'inizio della settimana scorsa, la giapponese SoftBank  aveva acquisito una partecipazione di 2 miliardi di dollari in Intel.  Il  titolo Intel in tre mesi  è salito in Borsa del 23,7% ma negli ultimi 5 anni il suo valore si è praticamente dimezzato. Un risultato che contrasta con quello della rivale Nvidia che, puntando sui chip per l'intelligenza artificiale, ha  decuplicato il suo valore in Borsa a Wall Street e ora rivaleggia per capitalizzazione con giganti come Apple e Microsoft. 

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