Trump e Musk fanno la pace e tornano in affari: il governo utilizzerà l'intelligenza artificiale del patron di Tesla
Dopo mesi di tensioni, il governo americano apre le porte ai modelli Grok di xAI: Musk rientra tra i partner strategici accanto a Google, OpenAI e Anthropic
foto Lapresse
Trump e Musk tornano a fare affari: l’IA di xAI sbarca al governo
Donald Trump ed Elon Musk hanno trovato un nuovo terreno d’intesa: l’intelligenza artificiale. Dopo le tensioni degli scorsi mesi, e l'uscita di Elon dal Doge, l’amministrazione americana ha annunciato un accordo con xAI, la società fondata dal patron di Tesla e SpaceX, che permetterà alle agenzie federali di utilizzare i modelli di ultima generazione sviluppati dall’azienda.
Una mossa che non solo rafforza la posizione di Musk nel mercato dell’IA, ma che segnala anche una distensione dei rapporti con la Casa Bianca, dopo mesi di freddo e dichiarazioni pungenti. A gestire l’intesa è la General Services Administration (GSA), l’agenzia che si occupa degli appaltitecnologici per il governo federale. Grazie a questo accordo, i dipartimenti potranno accedere a Grok 4 e alla nuova versione Grok 4 Fast, due modelli di linguaggio sviluppati da xAI per competere con i colossi del settore.
L’ingresso di Musk completa il quadro delle collaborazioni del governo con i principali player dell’intelligenza artificiale: Google (Alphabet), OpenAI e Anthropic avevano già firmato intese simili. Curioso, però, il capitolo dei costi. OpenAI e Anthropic hanno offerto i loro modelli per appena 1 dollaro, Google ha chiesto 47 centesimi, mentre Musk ha fissato il prezzo a 42 centesimi.
Una cifra volutamente ironica: il numero 42 è un omaggio alla Guida galattica per gli autostoppisti, il romanzo di Douglas Adams che lo definisce "la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto". Per Musk, è l’occasione di dare legittimità a xAI, un’azienda giovane e ancora in cerca di consolidarsi rispetto a giganti come Google e OpenAI. Per Trump, è un segnale politico: riportare nel suo campo un imprenditore che rappresenta, nel bene e nel male, l’innovazione tecnologica made in Usa.