Ue, Dombrovskis: "Italia fuori dalla procedura per debito eccessivo, ma non cresce"

La stoccata al governo: "Per far ripartire l’economia servono riforme strutturali, oltre ai fondi dell’Unione"

di Marco Santoni
Economia

Ue, Dombrovskis e il metodo "bastone e carota" con l'Italia

I conti pubblici dell'Italia migliorano e Bruxelles si prepara a far uscire il nostro Paese dalla lente di ingrandimento dei controllati a vista. Ma se questa è una buona notizia in vista del prossimo futuro, ecco arrivarne un'altra decisamente meno piacevole: la crescita non c'è, siamo fermi. Tutti questi dati li snocciola il commissario Ue agli Affari economici, Valdis Dombrovskis, illustrando le "raccomandazioni" dell’esecutivo comunitario, e punta l’indice sui numeri decimali di aumento dei Pil europei. Tra cui appunto quello dell’Italia che però ha buone chance di uscire dalla procedura per deficit eccessivo. "Dopo un calo sostanziale nell’area euro di deficit e debito negli anni precedenti - avverte Dombrovskis - i livelli hanno iniziato a salire nuovamente quest’anno. Dobbiamo restare vigili".

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"La nostra valutazione - spiega il commissario economico dell'Ue a La Repubblica - è che l’attuazione del piano strutturale a medio termine sia sulla buona strada. Le autorità italiane stanno effettivamente lavorando per scendere sotto il 3% quest’anno. Lo vedremo basandoci sui dati del semestre prossimo e potremmo prendere la decisione di abrogare l’Italia dalla procedura per deficit eccessivo". Dombrovskis poi entra nello specifico e parla dei problemi del nostro Paese: "L’Italia in effetti sta affrontando una crescita economica relativamente lenta: 0,4% quest’anno e 0,8% il prossimo. L’Italia - conclude - deve lavorare sulle riforme strutturali che promuovono la crescita con il sostegno dei fondi Ue".

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