Un anno di attività: il GSE presenta risultati, impatti e prospettive future
Nel 2025 oltre 16 miliardi di euro di incentivi erogati e più di 4 miliardi di risorse gestite in ambito PNRR
Gilberto Pichetto Fratin
Un anno di attività: il GSE presenta risultati, impatti e prospettive future
Si è svolto oggi l’evento annuale con cui il Gestore dei Servizi Energetici, in un anno caratterizzato da profonde sfide, ha ripercorso le principali attività svolte nel 2025 e illustrato al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin le prospettive per il prossimo anno. Un confronto dedicato al valore pubblico generato dalla Società a supporto della transizione energetica del Paese, alla presenza del Presidente Paolo Arrigoni, dell’Amministratore Delegato Vinicio Mosè Vigilante e dell’intero Consiglio di amministrazione e di tutti i dipendenti della società.
L’evento si è aperto con l’intervista, a cura del direttore della Verità, Maurizio Belpietro, al Ministro Pichetto Fratin, al Presidente Arrigoni e all’Amministratore Delegato Vinicio Mosè Vigilante, in cui si è parlato delle politiche energetiche nazionali, dei risultati conseguiti e delle principali trasformazioni in atto nel settore. A seguire, attraverso una serie di interventi con i componenti del CdA – insieme ai consiglieri Caterina Belletti, Giovanni Quarzo e Roberta Toffanin – sono state presentate le attività e i numeri che hanno caratterizzato un anno particolarmente intenso per il GSE.
“Il Governo ha portato in Europa negli ultimi tre anni una diversa idea di sostenibilità ambientale. – ha dichiarato il Ministro Pichetto Fratin - L’Italia non ha mai messo in discussione gli obiettivi finali proposti e fissati dagli Stati membri, né quelli al 2030 né quelli al 2050 oppure gli ultimi al 2040; ma abbiamo sempre chiesto flessibilità e pragmatismo, soprattutto diversità nel percorso stabilito tra gli Stati. Lo abbiamo fatto per le case e per le auto green e la Commissione, lentamente, ci ha dato ragione. Lo abbiamo fatto per la legge sul Clima e l’ultimo Consiglio Ambiente alla fine ha riconosciuto la fondatezza delle riflessioni dell’Italia sui biocarburanti sostenibili.
La verità è che né l’Italia né l’Europa possono immaginare obiettivi tanto fantastici quanto irrealizzabili, sia da un punto scientifico che economico. L’ambientalismo ideologico è tanto utopistico quanto irrealizzabile. E fa il paio con il negazionismo climatico. Bisogna trovare allora a tutti i livelli la giusta via di mezzo, concreta e realistica, che fissi obiettivi raggiungibili da tutti insieme, senza corse in avanti e senza lasciare nessuno indietro. Soprattutto traguardi sostenibili sia da un punto di vista economico che sociale. E il lavoro che svolge il GSE tutti i giorni va esattamente in questa direzione”.
Un anno di volumi crescenti, nuove responsabilità e impatto reale per il Paese
Il 2025 è stato segnato da un significativo incremento delle attività gestite, con 43 meccanismi di incentivazione attivi, circa 14.000 partecipazioni ai bandi, oltre 220.000 qualifiche, 710.000 casi di assistenza gestiti e 7,2 milioni di bonifici effettuati a favore di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Nell’anno in corso il GSE ha erogato oltre 16 miliardi di euro di incentivi e gestito 4,4 miliardi di risorse in ambito PNRR attivando investimenti concreti per accelerare la transizione energetica.
L’anno ha comportato anche una forte crescita dei processi più complessi e strategici – dai bandi PNRR alle procedure competitive FER X, dalle misure per l’efficienza energetica alla gestione delle comunità energetiche – con picchi operativi di particolare intensità gestiti con efficacia dalle strutture interne.
Parallelamente, il GSE ha rafforzato la qualità del servizio grazie alla digitalizzazione dei processi, alla semplificazione delle procedure e a nuovi strumenti di supporto dedicati agli operatori, con una riduzione significativa dei tempi di presa in carico e gestione: ad esempio -50% per il Conto Termico, -57% per le pratiche FER, -43% per i cambi di titolarità.
“Il 2025 è stato un anno di grande intensità operativa e di trasformazioni profonde per il settore energetico – ha dichiarato il Presidente Paolo Arrigoni – il GSE ha risposto con competenza, responsabilità e spirito di servizio, garantendo un supporto concreto a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. I risultati di quest’anno testimoniano il valore del nostro lavoro e la centralità del GSE nelle politiche energetiche nazionali. Nel 2026 continueremo a impegnarci con determinazione per accelerare la transizione, rafforzando il dialogo e la collaborazione con tutti gli attori del sistema”.
I benefici generati: investimenti, lavoro, sostenibilità
Nel 2025 le attività del GSE hanno contribuito ad abilitare 1,4 miliardi di euro di investimenti per le rinnovabili elettriche sostenendo a fine anno una potenza totale incentivata di 31 GW. Ciò ha prodotto un impatto occupazionale stimato in 7.700 nuovi posti di lavoro, oltre a 720.000 tonnellate di CO₂ evitate e al supporto a circa 11.000 famiglie grazie alle misure contro la povertà energetica.
Venti anni di GSE e uno sguardo al futuro
Nel corso del pomeriggio – che ha celebrato anche i vent’anni di attività del GSE – Romina Maurizi, direttrice di Quotidiano Energia, e l’Amministratore delegato Vigilante si sono confrontati in un dialogo sull’evoluzione del ruolo della Società nella transizione energetica nazionale e alle nuove responsabilità che caratterizzeranno il prossimo anno, con particolare attenzione alla collaborazione con territori, PA e imprese.
“I numeri che abbiamo presentato raccontano un GSE che cresce nella capacità di gestione, nell’efficienza operativa e nell’impatto generato per il Paese – ha affermato l’Amministratore Delegato Vinicio Mosè Vigilante – abbiamo affrontato volumi e complessità senza precedenti, potenziando strumenti digitali, semplificando i processi e migliorando l’esperienza dei nostri clienti. Guardiamo al 2026 con una visione chiara: continuare a innovare, rafforzare la prossimità ai territori e rendere sempre più efficaci le misure che accompagnano la transizione energetica italiana per permettere, anche con strumenti innovativi quali i ppa, di trasferire al consumatore finale i benefici derivati dal contenimento dei costi delle rinnovabili. Coniughiamo la postura istituzionale con un forte orientamento al cliente e una particolare capacità realizzativa”.