Unicredit, lo stipendio da 13 milioni di Orcel fa storcere il naso a due (grandi) investitori italiani
Fondi rappresentati da Mediolanum contro la remunerazione del Ceo. Silenzio delle Assicurazioni Generali
Andrea Orcel
Unicredit, lo stipendio di Orcel nel mirino. Il verbale del Cda
Aviva, Axa, Bnp Paribas, Bridgewater, Candriam, Credit Suisse, Legal and General, Marshall Wace, Mercer, Neuberger Berman, Nordea, Putnam, Russell, Schroder, Scottish Widows, Ubs, Universal Investment e Zurich.
Sono solo alcuni dei nomi di grandi investitori internazionali che lo scorso 12 aprile hanno votato contro la “Relazione sulla politica 2024 di gruppo in materia di remunerazione” presentata agli azionisti dal consiglio d’amministrazione di UniCredit e che conteneva la remunerazione “top” per l’amministratore delegato Andrea Orcel pari a 13,2 milioni di euro, in crescita dai 9,75 milioni del 2023.
Lo si scopre leggendo il verbale dell’assemblea, da poco depositato, che al punto 8 della riunione vedeva sottoposto ai soci l’argomento delle remunerazioni: a fronte di voti favorevoli rappresentanti l’87,9% del capitale presente al voto, i contrari hanno rappresentato ben l’11,5%.
Ricordiamo che i più importanti “proxy advisor” (Glass Lewis e Iss) avevano suggerito ai fondi azionisti di UniCredit di votare contro il super stipendio di Orcel. È interessante osservare, fra i voti contrari, a fronte della massiccia presenza di soci esteri, quelli espressi da pochi investitori italiani, come i rappresentanti dei fondi Mediolanum.
Ancor più interessante scoprire che fra i 5,2 milioni di azioni di soci che si sono astenuti (pari allo 0,45% del capitale presente) la gran parte è rappresentata da fondi emanazione delle Assicurazioni Generali. Proprio quelle Generali che pochi giorni dopo (24 aprile) hanno visto l’UniCredit di Orcel presenziare all’assemblea dei soci votando per la lista di consiglieri presentata da Francesco Gaetano Caltagirone e non per quella del consiglio d’amministrazione uscente.