Vino, dal Moët & Chandon al Franciacorta: le aziende danno vita ai propri bar

Una nuova moda spopola sempre più tra i marchi del settore: e chi l'ha detto che le aziende debbano affidarsi a un bar per vendere le proprie "bottiglie"

(fonte  pixerpay)
Economia
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Vino, ora le aziende non passano più per i bar, se li costruiscono da sole

Chi ha detto le aziende vinicole debbano appoggiarsi ai bar per vendere le proprie bottiglie? Ebbene, ora sono le “case” stesse a dar vita a veri e propri bar con lo stesso marchio. Negli scorsi giorni, Moët & Chandon ha aperto lo Champagne bar più grande d’Europa all’interno di Harrods (una sorta di Rinascente londinese). Al suo interno è presente una selezione completa di Champagne (serviti anche al calice), cocktail d’autore e un menu “Food Bites”. 

Rimanendo in tema bollicine, il Consorzio Franciacorta ha appena aperto il suo primo Franciacorta Pop Up Bar in Germania, all’interno di Eataly Monaco. Qui, ogni settimana, fino al 30 settembre, verranno proposte diverse cantine e varie tipologie: brut, satèn, rosé e dosaggio zero. Nati dopo l’esperimento a Expo Milano 2015, i bar firmati Franciacorta si sono moltiplicati nel corso degli anni e sono stati aperti in Italia e all’estero: presso il concept store Slowear 18 di Milano, all’Hankyu Men’s Department Store di Tokyo, all’interno del Senato Hotel di Milano e all’aeroporto di Orio al Serio.

Parlando di prosecco, l’azienda trevigiana Bottega ha aperto, nel 2014, il primo Bottega Prosecco Bar a bordo della nave Viking Line Cinderella, sulla rotta Stoccolma-Mariehamn. Hanno fatto seguito diverse destinazioni, soprattutto in ambito travel come aeroporti e stazioni, in Italia e nel mondo: da Roma ad Abu Dhabi fino all’ultima, risalente allo scorso marzo nell’area partenze Extra-Schengen dell’aeroporto di Venezia. 

Ma non è tutto. Lo scorso anno, Masi ha aggiunto un nuovo tassello alla sua Masi Wine Experienceprendendo casa in Germania, a Monaco di Baviera, nella via del lusso Maximilianstrasse. La realtà produttrice di vini premium quotata all’Aim Italia si è infatti arricchita della sua ottava location, chiamata Masi Wine Bar Munich, al cui interno è possibile bere i vini Masi abbinati a diversi cibi. 

Come riporta Pambianco, lo scopo del progetto, spiegavano l’AD Federico Girotto e il direttore marketing, nonché settima generazione della famiglia, Raffaele Boscaini, “è quello di far sì che l’azienda possa interloquire direttamente con il consumatore finale, e non solo di vino, ma anche di tutto ciò che c’è intorno”. Il prossimo anno, tra l’altro, Masi aprirà un nuovo polo nel cuore della Valpolicella all’interno del quale, tra le altre, si svolgeranno attività dirette al consumatore, come degustazioni e visite guidate, esperienze museali, marketplace e trattoria “Vino & Cucina”.