Warner Bros, fusione bloccata: l’offerta di Paramount Skydance non basta (nemmeno col figlio di Ellison al comando)

Paramount tenta il colpo grosso, ma Warner si chiama fuori: l’offerta da 20 dollari ad azione viene respinta. Zaslav punta a ristrutturare il gruppo

di Elisa Mancini
Economia

Paramount tenta l’acquisizione di Warner, ma l’offerta non basta

Paramount Skydance ci ha provato, ma Warner Bros Discovery non si è fatta tentare. L’offerta da 20 dollari per azione è stata giudicata troppo bassa, e la risposta è arrivata secca: rifiutata. L’ennesimo segnale che, a Hollywood, anche in tempi di crisi, c’è chi non intende vendersi a prezzo di saldo.

A guidare l’offensiva era David Ellison, figlio del miliardario Larry Ellison, il guru tech e sostenitore trumpiano che da anni tenta di trasformare Skydance in una superpotenza dell’intrattenimento. L’idea era semplice: fondere Paramount, che già possiede CBS, MTV e la piattaforma Paramount+, con la casa di Barbie, Harry Potter e HBO. Una mega fusione capace di creare un nuovo mostro a tre teste per competere con Netflix e Disney.

Ma Warner ha altri piani. L’azienda guidata da David Zaslav sta ancora riorganizzando il suo impero mediatico, con l’obiettivo di dividere le attività tra tv tradizionale e streaming, tagliare i costi e riportare i conti in ordine dopo anni di fusioni e debiti pesanti. Accettare un’offerta giudicata "sottovalutata" avrebbe significato rinunciare al controllo proprio mentre tenta di tornare a crescere. Cosa succede ora? Paramount può rilanciare, provare a parlare direttamente con gli azionisti Warner, o trovare nuovi soci pronti a finanziare un’offerta più seria.

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