Jennà Romano e "Personale al Completo", album che va oltre i luoghi comuni

Personale al Completo, un disco coraggioso: i segreti dell'album di Jennà Romano

di Redazione
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Jennà Romano e "Personale al Completo", album che va oltre i luoghi comuni

Ma che cos’è un cantautore?

Le etichette vanno bene per i vestiti: ti forniscono indicazioni sulla taglia, ti suggeriscono il lavaggio. In musica, però non è tutto così semplice. E ogni luogo comune che una definizione di genere porta con sé, sovente si sgretola al primo ascolto.

Jennà Romano con le etichette standardizzate ci sta dentro davvero poco. E non potrebbe essere diversamente quando si ha a che fare con un musicista navigato, per anni anima dei Letti Sfatti, collaboratore e autore di lunga data con i principali nomi della scena italiana (Napoli Centrale, Fausto Mesolella, Erri De Luca, Lucio Dalla, Tricarico, Arisa, Francesco De Gregori).

Perciò, levatevi da subito l’immagine del songwriter folk, armato di chitarra acustica e latore di perle di saggezza sui grandi temi della società.

Jennà Romano è un autore quanto Jennà Romano è un musicista quanto Jennà Romano è un cantante.

Se fosse una lista da compilare, la musica del suo nuovo album solista Personale al Completo (Opera realizzata con il contributo di NUOVOIMAIE), sarebbe così:

Forma canzone [v]
Chitarrista [v]
Arrangiamenti sofisticati [v]
Polistrumentismo [v]

Il singolo apripista Un Puzzle di Picasso è un perfetto biglietto da visita. Un manifesto della superficialità contemporanea, forse la peculiarità fondante delle nostre vite schizofreniche. L’errore come segno di debolezza, quando il vero problema del nostro vivere odierno non è commetterli, bensì di vivere in una superficialità che rende gli errori al pari di un peccato biblico. Mentre sbagliare non solo “è umano” come decantavano i latini, ma è anche bello e profondamente naturale. Purché ci sia dietro la consapevolezza, la comprensione di noi stessi. Il tema si riflette sulla musica, sull’accordo sbagliato.

Un Puzzle di Picasso potrebbe essere incasellato nello scaffale della musica rock, come in un pezzo irriverente della tradizione del cantautorato più pungente. E forse è l’uno e l’altro allo stesso tempo.

TRACKLIST «Personale al completo» etichetta: LABORATORI DI PROVINCIA/ distribuzione: Amazon

01 - MORIRE PER DUE ORE
02 - UN PUZZLE DI PICASSO
03 - PAGA PIU' DI ME
04 - LEWANDOWSKI E DOSTOEVSKIJ
05 - SE RESTI ANCORA UN PO' (feat. LUCIA RANGO)
06 - VADO AVANTI
07 - IL SILENZIO
08 - PERDONATI
09 - COSE CHE VANNO E CHE VENGONO
10 - PER FARE CANZONI (feat. MIRCO DEL GAUDIO)
11 - SPOETIZZANTE

Personale al Completo (11 brani nati quasi tutti in un periodo ristretto di tempo) si presenta come un disco coraggioso sin dal titolo. Un album basato sulle solide fondamenta nel pieno rispetto della musica di qualità. C’è la giusta introspezione unità alla leggerezza che ci si aspetta da una forma canzone. C’è una musica suonata con l'insegnamento dei maestri d'altri tempi, con tutto l’amore artigianale di un arrangiamento pensato e meditato, con la ricerca forsennata del suono sul proprio strumento senza quella brutta pratica del suono attuale ad ogni costo. A tratti prepotentemente rock nelle sonorità, a momenti un mood jazzistico, nel solco di un album d'autore (ma non nel senso dell’etichetta di cui sopra).

Un paio di coordinate: Se resti ancora un po' è tra il jazz e il songwriting, ed è un brano perfetto per cogliere l’anima profonda di tutto il disco. Il pezzo è stato presentato in anteprima al Premio Ciampi 2023 -l’artista napoletano è stato già vincitore di un Premio Ciampi per la ricerca musicale nel’99-, ed è interpretato in collaborazione con Lucia Rango, cantante torinese, l'unica artista con cui Piero Ciampi abbia mai duettato scrivendole un intero album di canzoni.

Il Silenzio è la title track del film Trentatré per la regia di Lorenzo Cammisa che sarà distribuito nel 2024. Brano tra i più ispirati di tutto il disco, una ballad che riesce a non rinunciare a una visceralità più rock che pop. Una poesia in musica, che sa di discorso a braccio, di riflessione profonda sulla vita e il suo contrario, il silenzio appunto. Da sottolineare un bellissimo assolo di chitarra di Jennà Romano.

Il resto di questo album è come una colonna sonora di questo momento storico senza tempo e senza età in cui nel tentativo di comunicare col prossimo ci si può accorgere che: ".. arriva il momento in cui se conosci LEWANDOWSKI puoi fare a meno di DOSTOEVSKIJ"