Pupo: "Russia, ti amo". Il cantante vola da Putin e smentisce se stesso

A maggio aveva rifiutato un invito a Mosca: "Mi sono piegato alle minacce". Ora sembra cambiato tutto

di redazione spettacoli
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Pupo, da Sanremo truccato al ritorno in Russia. Il cantante fa parlare di sè

Pupo ci ripensa e vola in Russia, lo fa in gran segreto ma la notizia filtra. Lo scorso sabato sera, infatti, ha ricevuto l'invito alla trasmissione moscovita: "Le leggende di Retro FM" e si è esibito davanti al pubblico. Ma solo pochi mesi fa, lo scorso maggio, - si legge su Il Corriere della Sera - era stato lo stesso Pupo a far sapere che in Russia non ci sarebbe più andato, che era stato minacciato e aveva dovuto declinare l'invito a partecipare al Festival di Sanremo russo. Pupo aveva dichiarato: "Rinuncio per proteggere la mia famiglia e le persone che lavorano con me". Tutto dimenticato, Pupo è salito sul palco e ha anche gridato: "Russia, ti amo".

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Pupo era anche finito al centro di una polemica solo pochi giorni fa, per aver detto in sostanza che il Festival di Sanremo era pilotato. "A Sanremo 2010 il brano 'Italia amore mio', cantato da me con Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici, si classificò secondo tra le polemiche, ma in realtà - spiegò Pupo - aveva vinto il festival. Solo che prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo e così concordammo il secondo posto". All'epoca il presidente della Repubblica era Giorgio Napolitano e ai vertici Rai sedevano il presidente Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi mentre il festival era condotto da Antonella Clerici.