Caso Epstein, Rampini a L’Aria che Tira va dritto al punto: “Su Trump manca ancora un dettaglio…”

Rampini commenta il caso Epstein a L’Aria che Tira: “Criminale orribile, vicino a molti potenti."

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A L’Aria che Tira, Federico Rampini ha affrontato uno dei casi più controversi della politica e della cronaca americana: la vicenda di Jeffrey Epstein, il finanziere accusato di traffico sessuale di minori e trovato morto in carcere nel 2019 in circostanze mai del tutto chiarite.

Rampini, ospite di David Parenzo, ha ricordato senza mezzi termini la natura del personaggio: «Epstein era un criminale, un predatore sessuale, una figura orribile». Ma ciò che continua a scuotere l’opinione pubblica americana sono i suoi legami con alcuni dei nomi più influenti al mondo: da Bill Clinton a Bill Gates, passando per accademici, miliardari e politici di ogni schieramento.

Parlando del presunto coinvolgimento di Donald Trump, tirato in ballo in più ricostruzioni mediatiche e in nuove testimonianze riemerse negli Stati Uniti, Rampini ha smorzato i toni: «Non c’è la pistola fumante contro Trump. Non ancora. Serve cautela, perché parliamo di un’indagine enorme, piena di zone d’ombra e testimonianze contraddittorie».

Il giornalista ha puntato l’attenzione sul vero nodo irrisolto: la rete di potere che circondava Epstein. «Il punto non è soltanto chi abbia fatto cosa, ma come sia stato possibile che un uomo con simili accuse abbia continuato per anni a muoversi indisturbato nei salotti che contano».

Le parole di Rampini hanno acceso il dibattito in studio, soprattutto sul tema dell’opacità delle indagini e sul ruolo delle élite legate al finanziere. Un caso che, a distanza di anni, continua a far tremare la politica americana e rischia di riemergere con forza nel pieno della campagna elettorale USA.

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